Skullcandy ha aggiornato le proprie Hesh 3 introducendo questa versione dotata di cancellazione attiva del rumore, sono le cuffie con ANC più economiche nella gamma del produttore statunitense ed offrono bassi potenti, cancellazione del rumore e Jack da 3.5mm.

Costruzione, materiali ed ergonomia

Sono costruite in plastica opaca soft-touch in colorazione nera o bianca, abbastanza rigida con un archetto la cui anima è in metallo, con regolazione micrometrica.

Risultano abbastanza discrete in quanto non riportano stemmi a caratteri cubitali sui padiglioni auricolari ma un piccolo teschio (simbolo del produttore) sull’archetto.

Quest’ultimo ha un piccolo cuscinetto non particolarmente imbottito, i padiglioni invece chiudono completamente le orecchie, non esercitano una pressione fastidiosa, sono morbidi ma poco traspiranti, con i primi caldi le orecchie sudano parecchio.

Pesano circa 220 grammi e sono quindi abbastanza leggere, non sono tuttavia compatte(padiglioni 90x75mm) ma, fortunatamente, sono abbastanza ripiegabili e, quindi, facilmente riponibili in uno zaino.

Nella confezione troviamo, oltre alle Hesh ANC, un astuccio, il cavo USB Type-C per la ricarica, un cavo audio maschio-maschio da 3.5mm.

I controlli si trovano tutti sul padiglione destro:il pulsante “+” consente anche di saltare una traccia in avanti con una pressione prolungata, viceversa, tenendo premuto il pulsante “-” è possibile tornare indietro.

Il pulsante centrale agisce da play/pause, consente di rispondere alle chiamate e, se premuto due volte, richiama l’assistente vocale.

Il pulsante col simbolo di un cerchio accende o spegne l’ANC, cosa di cui siamo avvertiti anche da messaggi vocali di una voce femminile dal perfetto accento British e da un Led di stato. Tramite una doppia pressione dello stesso pulsante attiveremo l’Ambient mode.

Sotto i pulsanti troviamo l’ingresso Type-C per la ricarica e il l’ingresso da 3.5 mm per il Jack audio, una bella chicca su delle cuffie abbastanza economiche.

Hardware e Audio

Incorporano un tracker Tile, che consente di tracciare un dispositivo tramite l’app Tile e puoi usarla per individuare le cuffie.

La connettività è affidata al Bluetooth 5.0 e al jack audio, non abbiamo alcun chip NFC per l’accoppiamento rapido e purtroppo non sono compatibili con i codec audio AptX ma solamente SBC e AAC.

La batteria offre circa 22 ore di autonomia e con 10 minuti di carica rapida è possibile avere 3 ore di autonomia, supportano inoltre la riproduzione passiva, è possibile utilizzare il cavo audio se la batteria si esaurisce.

I driver da 40 mm enfatizzano tantissimo i bassi, cosa che noto spesso nei prodotti destinati principalmente al mercato statunitense, addirittura troppo e si sacrificano un po’ le tonalità alte, il volume può essere molto alto e un bip ci avviserà raggiunto il livello massimo.

Sfortunatamente l’app Skullcandy non supporta le Hesh ANC e mancano di funzionalità di miglioramento del suono per personalizzare l’equalizzazione e i pulsanti.

L’ANC è davvero molto efficace grazie ai 4 microfoni, isola davvero tanto dall’ambiente esterno, utile l’ambient mode che cattura i suoni dall’esterno.

È una di quelle cancellazioni attive del rumore abbastanza invadenti, se non stiamo ascoltando musica sentiremo un pochino di quel leggerissimo ronzio tipico dell’ANC.

Anche in chiamata si comportano molto bene, ho fatto diverse chiamate anche in movimento e nessuna lamentela dai miei interlocutori.

Conclusioni

Sono delle cuffie sicuramente interessanti al prezzo di circa 130 euro, di buona qualità molto valide in chiamata, con una buona autonomia e che apprezzerete se cercate delle cuffie che enfatizzino le tonalità a bassa frequenza. Peccato per la totale assenza di supporto/personalizzazione tramite app mobile.

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