Fisco

Si tratta di una situazione paradossale. Un contribuente che affitta una casa o un’azienda, non ricevendo da anni l’affitto regolare dall’occupante, dovrebbe comunque versare l’Irpef. In pratica per il Fisco questo soggetto sarebbe obbligato a pagare per un reddito che all’effettivo è solo virtuale. L’utente pur non avendo riscosso il becco d’un quattrino viene perseguito dall’ente di riscossione. Finalmente il modo per salvarsi dal Fisco adesso c’è! Ecco tutti i dettagli.

 

Irpef ingiusta? Ora una sentenza contro il Fisco c’è

Non si tratta propriamente di una sentenza contro il Fisco, ma di una protezione al contribuente da una Irpef ingiusta, sì. Un articolo di Antonio Castro, pubblicato su Libero, parla di “un precedente fondamentale a tutela dei proprietari immobiliari”.

Si tratta di una sentenza emessa recentemente dalla Commissione Tributaria Regionale della Puglia. È la numero 63 dell’aprile 2021 e si è pronunciata sul “recupero a tassazione dei canoni di locazione di immobili commerciali non percepiti dal locatore per morosità del conduttore“. In sostanza cosa è stato definito in merito alle richieste del Fisco?

Questa sentenza sancisce il diritto da parte del proprietario di un immobile affittato ad un individuo moroso di non pagare l’Irpef su quel reddito mai ricevuto. In pratica, perché io dovrei pagare le tasse su dei soldi che, non solo non ho mai ricevuto, ma che mi spettano di diritto? Insomma la parte lesa dovrebbe essere chi non riceve l’affitto, ma in Italia è facile trasformarsi per il Fisco in colpevole.

Questa sentenza costituirà un importante precedente perché sono in molti a trovarsi nella situazione sopra citata. Teniamo presente che, dall’anno scorso a causa del Covid-19, sono stati congelati tutti gli avvisi di sfratto. Quindi sono tanti i proprietari di immobili che non stanno ricevendo quanto gli spetta dagli affitti. E il Fisco dovrebbe chiedere l’Irpef su tutti quegli ipotetici incassi? Oltre il danno la beffa.

Ci mancava solo dover attendere che il Governo Draghi definisca la sua volontà in merito ad un possibile prelievo forzoso dei risparmi. Ma l’alternativa alla patrimoniale c’è.

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