Privacy

Quando usiamo lo smartphone due sono gli elementi imprescindibili che devono essere garantiti: la sicurezza e la privacy. Senza questi i nostri dati personali, le password e qualunque informazione arrivi tramite telefonate e messaggi sono in pericolo. Immaginiamoci che ogni giorno tutto questo sia a rischio, sarebbe un vero e proprio incubo. Purtroppo nessuno di noi sta sognando ed effettivamente questo scenario quasi apocalittico è la realtà di ogni giorno. Ecco cosa ci hanno tenuto nascosto gli operatori mobili fino ad oggi.

 

Una falla nella rete 4G mette in serio pericolo la nostra privacy

Secondo un report di Alter Attack sarebbe una profonda falla nella rete 4G a mettere in pericolo la nostra privacy. In altre parole nella connessione altresì detta LTE è presente un bug che la rende estremamente vulnerabile mettendo a rischio tutti i nostri dati e non solo.

Il problema più grosso individuato dagli esperti è che questa falla non può essere riparata in alcun modo. Questo perché sfrutta i tre protocolli base della connessione 4G:

  • connessione:
  • disconnessione:
  • scambio dati.

Oltre l’80% della popolazione naviga, telefona e chatta con questa rete mettendo così in pericolo la propria privacy tutti i giorni. Inoltre occorre precisare che gli autori di Alter Attack hanno prontamente avvisato, ai tempi della scoperta di questa falla, tutti gli operatori mobili italiani e non. Tuttavia loro ci hanno tenuti all’oscuro di tutto.

Attraverso questo bug i cybercriminali sono in grado di colpire ogni utente con un attacco ribattezzato “man in the middle“. In pratica grazie a un hotspot fasullo hacker esperti sarebbero in grado di sostituirsi all’operatore telefonico attivo sul cellulare del malcapitato gestendo tutti i suoi dati a partire dalle telefonate in entrata e in uscita. Un vero e proprio colpo basso alla privacy. Per scoprire quali sono le tre vulnerabilità vi rimandiamo a un nostro articolo consultabile a questo link.

 

Quale sarebbe la soluzione a questo problema irrisolvibile

L’unica soluzione ad oggi praticabile sarebbe quella di chiudere i ripetitori e le celle 4G utilizzando solo la rete 5G. La questione infatti è più grave di quanto si possa pensare perché gli attacchi sono di tipo DDos, MTM e sniffing di rete. Ovviamente l’impegno profuso da un cybercriminale deve valerne la pena, ecco perché i soggetti più a rischio sono le persone con ruoli particolarmente importanti nella società. Comunque sapere che qualcuno possa gestire le nostre telefonate e i nostri messaggi ledendo la privacy in qualsiasi momento non ci fa dormire sonni tranquilli.

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