Fisco

Una valanga rischia di abbattersi sui contribuenti, dopo la sospensione di pignoramenti e notifiche di cartelle esattoriali.

Per questo motivo il Governo sta valutando l’ipotesi di una nuova “tregua”, un periodo di tolleranza fiscale che andrà a coprire i prossimi due mesi per aiutare le famiglie e gli italiani in difficoltà. Sono in molti infatti i contribuenti che non riescono tuttora ad appianare i propri debiti con il Fisco e non trovano soluzioni per via della chiusura di alcune attività o per la temporanea sospensione del servizio.

Si sta pensando ad un decreto legge apposito, dunque, per arginare il rischio che numerose cartelle esattoriali vadano a gravare sulla stessa persona, pensandolo appositamente per normare il ritorno ai pagamenti regolari.

Fisco, nuovo periodo di tolleranza fiscale? I cittadini non possono reggere il rischio valanga

Ad essere stati congelati, l’anno scorso, non sono esclusivamente i pignoramenti e gli avvisi di cartelle esattoriali intestate a nome dei contribuenti, ma anche i tributi locali (vedi la tassa per i rifiuti che in diversi comuni è stata posticipata di molto), le multe non pagate e le rate dei mutui presso terzi. Il tutto per un ammontare complessivo di 35 milioni da corrispondere.

Tutti questi pagamenti non effettuati potrebbero sommergere i cittadini italiani che non abbiano provveduto (com’era alla fine concesso) a saldare imposte e contributi durante il 2020.

Contestualmente il Fisco riprenderà piena attività, laddove nulla venga sistemato: ritornerebbero così in corso gli accertamenti, gli avvisi bonari (preventivi rispetto a misure più coercitive) e l’invio di lettere di compliance per un totale di 15 milioni.

Per questo motivo, è necessario che il Governo agisca al più presto emanando delle direttive chiare e precise su come si evolverà la situazione già nei prossimi giorni.

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