A quanto pare sebbene ci troviamo nel 2020 e l’ingegneria ha compiuto passi da gigante sotto svariati punti di vista, anche essa alcune volte non è esente in errori, i quali alle volte possono comportare rischi minimi e a dir poco irrisori, ma alle volte possono risultare devastanti se non opportunamente corretti in tempo.

Basti pensare effettivamente al recente scandalo che ha colpito Ford, Renault, Honda e Toyota, 4 delle più famose aziende automobilistiche rimaste inguaiate a causa di alcuni difetti presenti in alcuni modelli di autovetture da loro prodotti, alcuni dei quali nel migliore dei casi provocavano semplicemente la rottura del motore e quindi il mancato funzionamento del veicolo, mentre altri, entrando nei casi peggiori, portavano al mal funzionamento dell’airbag con conseguente rischio per il conducente.

Arriva il turno di Volvo

Stando alle ultime indiscrezioni, Volvo Automobile Sales (Shanghai) richiamerà 4.779 vetture a causa anche questa volta di un difetto legato all’airbag, il tanto indispensabile dispositivo di sicurezza necessario in caso di incidenti, ad affermarlo è proprio lo State Administration for Market Regulation, il quale vigila sul rispetto dei requisiti qualitativi e secondo cui il richiamo riguarderà 369 modelli S60 importati e 4.410 berline S80 importate anch’esse.

Secondo le analisi dell’ente, è stato riscontrato un problema relativo al dispositivo di gonfiaggio dell’airbag dal lato conducente, il quale in alcuni casi può attivarsi improvvisamente provocando l’esplosione dello stesso con l’eiezione di schegge a velocità altissima e potenzialmente fatali, per fortuna però la società danese si impegnerà a sostituire le parti difettose gratuitamente, almeno una buona notizia per gli utenti.

Articolo precedenteRadiazioni: il forno a microonde provoca il cancro?
Articolo successivoWindTre, tariffe low cost con bonus 500 euro incluso e tablet gratis