Ogni cittadino italiano e dunque contribuente è tenuto a dichiarare, secondo appunto la legge italiana, il proprio status finanziario ogni all’Agenzia delle Entrate, utilizzando gli appositi moduli come ad esempio il modello 730, creato con lo scopo di dare un’idea dello status reddituale del contribuente.

Spesso però capita che, a fronte magari di una dichiarazione che non lasci intendere un tenore di vita troppo lussuoso, si incappi in chi non si lascia mancare davvero nulla, con la giustificazione poi di aver usufruito di donazioni oppure finanziamenti, dichiarazioni che al fisco non bastano a meno che non siano validate da documentazione adeguata.

Da qui la cassazione ha avviato proprio una serie di accertamenti sulle spese sospette definiti sintetici, facciamo chiarezza.

Stanare le evasioni

Ovviamente lo scopo di tali accertamenti e abbastanza chiaro, stanare gli evasori che dichiarano meno per dover pagare di meno, il metodo è anche abbastanza semplice, l’Agenzia ha infatti tutti i dati reddituali registrati nei propri database e dichiarati dal contribuente stesso, attraverso poi un software chiamato redditometro, l’ente mette a confronto il reddito con quanto speso dal contribuente e se lo scostamento supera il 20%, l’Agenzia invia al contribuente sotto analisi un’avviso chiedendo delle spiegazioni su come ha fatto a comprarsi quel determinato bene.

Una volta ricevuto l’avviso il contribuente è tenuto a rispondere e a difendersi, lo deve assolutamente fare, altrimenti rischia di perdere la possibilità di presentare ulteriori carte in suo favore davanti ad un giudice in se precontenziosa, esso può infatti presentare documenti a sua difesa oppure essere ascoltato direttamente e magri in presenza di un suo consulente.

I surplus di denaro non vanno dimostrati in caso essi avvengano all’interno del nucleo famigliare da coniuge a coniuge o da genitori verso figli e viceversa, infatti secondo l’Agenzia è del tutto normale che tra conviventi ci sia passaggio di denaro, la situazione si inverte però quando non si parla più di un nucleo famigliare, in tal caso la donazione ricevuta va dichiarata attraverso apposita documentazione, il passaggio di denaro dovrà avvenire attraverso assegno o bonifico, solo così non desteranno i sospetti dell’Agenzia.

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