coronavirus e AI

Conoscere il virus e capire come esso funziona è il primo passo per riuscire a sconfiggerlo: proprio per tale motivo, da quando la pandemia da coronavirus si trovava ancora nelle sue fasi embrionali, gli scienziati di tutto il mondo hanno visto il loro impegno concentrarsi su questa nuova minaccia al fine di comprenderla nei tempi più rapidi sebbene quelli scientifici non siano così celeri.

Con il passare dei diversi mesi, nuove scoperte sono state archiviate nei confronti del virus ed è stato possibile effettuare nuove contestazioni, le quali purtroppo non sono sempre troppo positive. Citandone alcune, possiamo vedere come un recente studio pubblicato su Nature affermi che il 6,5% dei pazienti colpiti dal Covid19 degeneri improvvisamente raggiungendo uno stadio molto avanzato della malattia in cui il tasso di mortalità è pari al 49%. Ovviamente queste non sono notizie rincuoranti, ma grazie all’applicazione delle tecnologie più evolute come l’intelligenza artificiale, l’obiettivo degli scienziati è uno: identificare precocemente tali soggetti così da prevenire la degenerazione.

Coronavirus: l’AI potrebbe aiutare a diminuire le morti

Il colosso cinese Trecent ha un obiettivo al fine di prevenire i maggiori danni da covid19: creare un modello di deep learning così da identificare i pazienti in maniera tempestiva e prevenire che l’infezione possa degenerare provocando sia danni estesi che la morte dei soggetti.

Attualmente basato sullo studio di dati prelevati da 1590 pazienti, il modello annunciato sulla rivista Nature Communications potrebbe essere in grado di rispondere alla precedente necessità ed è per questo che attualmente è stato messo a disposizione delle forze governative di tutto il mondo. Questo esempio, però, non è l’unico nel suo genere: sono diverse le società che stanno impiegando le risorse tecnologiche per poter sconfiggere il virus, tra queste anche Alibaba che ha ideato uno strumento di previsione della diffusione del virus sempre basato sul Deep learning.

 

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