reddito di cittadinanza Per tutti coloro che sono in condizioni economiche più disagiate, in cerca di lavoro e che dunque percepiscono un sussidio a loro favore, è importante che sappiano che ci saranno dei cambiamenti. È quasi sicura l’entrata del reddito di cittadinanza nel PNR, ciò potrebbe far sì che alcuni aspetti che riguardano questa misura di sostegno economico possano cambiare.

Senz’ombra di dubbio questa decisione è stata presa anche in funzione dell’emergenza economica causata dal COVID-19. Quindi, il reddito di cittadinanza subirà un aggiornamento per adattarsi meglio a quelle che sono le disponibilità economiche dello Stato. Tutto ciò viene fatto sia per sostenere lo Stato, ma anche per sostenere il reddito di cittadinanza stesso.

 

 

Reddito di Cittadinanza: la riforma cambierà alcune cose, ecco quali

Il motivo principale per cui è stata presa la decisione di aggiornare, o meglio, migliorare questa misura di sostegno economico è dipesa dal fatto che, allo stato attuale, pochi percettori dell’aiuto sono affermati in quello che è il mondo del lavoro. Sicuramente questo resterà in vigore per tutto il 2021, ma ci sono alcune criticità che dovevano essere riviste. La prima cosa è il fatto che non tutti coloro che beneficiano del sostegno economico utilizzano la totalità della somma. Ciò potrebbe comportare un taglio del 20% sulla somma iniziale stanziata, magari riducendo l’importo erogato mensilmente per quelle famiglie che non si servono del sussidio per interno. Successivamente, si arriverà all’azzeramento della carta RdC laddove, ad un controllo semestrale, risulta che ci sono ancora importi residuati.

Questo, che si può definire anche un duplice check mensile e semestrale, andrebbe a valutare che la somma versata a ciascun cittadino sia quella di cui realmente ha bisogno, evitando quindi eventuali sprechi.

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