Nelle ultime ore sono aumentati i contagi tra i magazzini del colosso dell’e-commerce Amazon. Negli Stati Uniti la piattaforma è stata costretta a chiudere alcune strutture e le spedizioni sono a rischio.

Pensate che solamente qualche giorno fa si è verificato il primo contagio anche in un magazzino in Italia, presso gli impianti di Rieti. Scopriamo insieme tutti i dettagli e le intenzioni della piattaforma.

 

Amazon: altri dipendenti positivi al coronavirus

Sicuramente la piattaforma di e-commerce sta “salvando” dalla noia moltissimi utenti a casa in quarantena. Nonostante il colosso di Seattle abbia dichiarato qualche giorno fa di inviare solamente beni di prima necessità, alcuni utenti ci hanno riferito di aver ordinato, e ricevuto, anche oggetti per la casa, anche non indispensabili. La pandemia da coronavirus per il momento non aveva attaccato i magazzini italiani del marketplace, almeno fino a qualche giorno fa.

Solamente due giorni fa è stato resto noto il primo caso italiano, presso gli impianti di Passo Corese, in provincia di Rieti. La dipendente risultata positiva sarebbe asintomatica e, secondo la Cgil, avrebbe già avvertito la sua rete di contatti in azienda e fuori, come abbiamo anche specificato qualche giorno fa, proprio poche ore dopo la notizia della sua positività. L’exploit dei casi ha quindi costretto l’azienda a chiudere più di una struttura, circostanza che potrebbe causare ritardi nelle spedizioni, che già al momento prevedono tempi abbastanza lunghi.

Amazon ha recentemente annunciato di dare priorità agli articoli essenziali, vista la difficoltà a tenere il passo con la domanda, soprattutto in questo periodo che migliaia di utenti sono costretti a casa. Fortunatamente la piattaforma ha anche dichiarato di voler assumere 100 mila nuovi dipendenti, che aiuteranno nei magazzini con le spedizioni in questo faticoso momento storico.

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