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Le multe contro i colossi della tecnologia che l’Unione Europea rilascia sono famose per essere belle pesanti e quella nei confronti di Apple lo sottolinea. Si tratta di una multa da 13 miliardi di euro che nasce dalle riduzioni fiscali di cui il colosso statunitensi ha beneficiato indicando la propria sede europea in Irlanda. Il periodo esaminato, ovvero tra il 1991 e il 2007, è stata visto dall’organo preposto dall’UE come un aiuto di stato illegale e così nel 2016 la Commissione ha iniziato l’iter che ha portato a questo risultato.

Ovviamente Apple non ci sta e domani farà partire una sfida legale nei confronti di tale ordine di pagamento imposto dall’Unione Europea al fine di evitare di pagare la cifra, che in dollari ammonta a 14,4 miliardi. Per approntare questo battaglia, la compagnia invierà al tribunale preposto in Lussemburgo una delegazione di sei persone alla cui guida ci sarà Luca Maestri ovvero il capo dell’ufficio finanziario del colosso.

 

Apple e la mega multa miliardaria

Il punto principale su cui si basa la decisione dell’Unione Europea è l’aliquota che Apple pagava allo stato irlandese ovvero appena lo 0,005%. Il commissario europeo responsabile, Margrethe Vestager, ha indicato tale valore fin troppo basso rispetto alle entrare della compagnia. Per quanto la multa sia alta, dalla sua il produttore di iPhone, tra le altre cose, ha il fatto che non ha violato alcuna legge rispettando le leggi fiscali irlandesi e statunitensi. Se proprio la si vuole incolpare di qualcosa c’è l’aver sfruttato un punto debole della legislazione europea per il proprio scopo.

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