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Facebook non consentirà a Huawei di preinstallare le sue app sugli smartphone, secondo quanto segnalato da Reuters.

I possessori di telefoni Huawei saranno comunque in grado di scaricare e utilizzare app come WhatsApp, Instagram e l’app principale di Facebook e continueranno a ricevere aggiornamenti tramite il Play Store. Huawei non sarà in grado di includerli immediatamente, cosa che di solito fa insieme a vari altri servizi precaricati come Twitter.

Una mossa che potrebbe costare caro all’azienda cinese

Apparentemente Facebook è atterrato su un calcolo diverso per gestire il divieto commerciale rispetto a Google, che ha ottenuto una licenza temporanea per continuare a inviare aggiornamenti di sicurezza per i telefoni esistenti. I telefoni Huawei attualmente nei negozi o “quelli che non sono ancora stati spediti o addirittura costruiti” avranno ancora i servizi Google preinstallati. Facebook, afferma Reuters, sta negando le pre-installazioni su “qualsiasi telefono che non ha ancora lasciato la fabbrica“.

In ogni caso, la società non permetterà mai di essere completamente esclusa, quindi si raggiungerà sicuramente un accordo tra le varie parti prima di mettere definitivamente la parola fine a questa spiacevole questione.

Le implicazioni non sono necessariamente così preoccupanti per Huawei come altre decisioni precedenti da parte di Google e ARM, che limitano rispettivamente la sua capacità di utilizzare i servizi Android principali e di sviluppare i propri chip. Ma la mossa di Facebook chiude un’altra potenziale strada per Huawei per consegnare applicazioni cruciali di terze parti ai clienti, sottolineando il fatto che dovrà fare da solo con il proprio store: non è un compito da poco.

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