Di truffe telefoniche in grado di svuotare il credito residuo, specie negli ultimi mesi, ne girano in molte. Nella maggior parte dei casi, i truffatori cercano di ingannare il malcapitato ponendo domande mirate al fine di catturare quante più informazioni personali possibile per poi utilizzare i dati captati in contesti completamente differenti, ad esempio per attivare servizi a pagamento non richiesti o nuove soluzioni tariffarie ad insaputa del cliente.

Cerchiamo di capire insieme come difendersi da queste truffe facendo riferimento alle ultime strategie adottate dai truffatori.

Truffe telefonia mobile: ecco come viene svuotato il credito TIM, Wind 3 e Vodafone

Proprio qualche giorno fa, alcuni clienti Vodafone hanno segnalato di essere stati contattati su WhatsApp da un fantomatico Reparto Tecnico che, accennando al controllo del funzionamento della linea telefonica da parte di un tecnico autorizzato o della possibilità di aumento della tariffa mensile dell’offerta attiva, ha richiesto la copia dei documenti di riconoscimento degli utenti. In questo caso, è bene ricordare che gli operatori telefonici non richiedono mai copie di documenti di riconoscimento per richiedere assistenza, né utilizzano WhatsApp per comunicare con i propri clienti.

In altri casi, invece, i truffatori, spacciandosi per operatori dell’operatore telefonico utilizzato dal cliente, pongono domande semplici e mirate in modo tale da spingere la vittima a rispondere con un ‘sì’ o con un ‘no’. Il ‘sì’ verrebbe poi sottoposto ad un lavoro di montaggio audio e utilizzato per sottoscrivere un nuovo contratto con altri operatori telefoniciattivare servizi a pagamento in grado di svuotare il credito telefonico in men che non si dica (i VAS, infatti, funzionano solitamente secondo la formula dell’abbonamento settimanale, con costi che possono toccare i cinque euro a settimana) o un nuovo piano tariffario senza aver in realtà ricevuto alcun consenso da parte dell’interessato. In questo caso, sarebbe opportuno evitare di rispondere in modo affermativo, e magari anche installare sul proprio smartphone un’app che blocca in automatico le chiamate spam ed indesiderate.

Infine, si ricorda che, è possibile difendersi dall’attivazione non richiesta di servizi a pagamento richiedendone il blocco direttamente rivolgendosi al centro assistenza clienti del proprio operatore telefonico.

 

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