Mail trappola, typosquatting, phishing, furti d’identità, e chi più ne ha più ne metta: di truffe online ne esistono di tutti i tipi, d’altronde, la fantasia dei criminali di Internet non conosce limiti, e di fregature, nel web, ce ne sono davvero tante, forse fin troppe.

Dopo aver segnalato una particolare truffa telefonica in cui l’imbroglione si spaccerebbe per Ispettore della Polizia Postale, chiedendo alla propria vittima dati relativi a conti bancari giustificando tale richiesta alludendo a più motivazioni, la Polizia Postale informa gli utenti circa una nuova truffa che è stata definita ‘del Centro Assistenza’.

Truffe online: attenzione ai falsi centri assistenza, colpiti numerosi utenti

La vittima verrebbe adescata sul web, mentre naviga tranquillamente in Rete tra una pagina e l’altra, attirando la sua attenzione per mezzo di un pop-up automatico che verrebbe visualizzato sul display del dispositivo utilizzato. Il pop-up avviserebbe l’utente che il dispositivo sarebbe poco sicuro, in quanto infetto da virus, e consiglierebbe alla vittima di contattare telefonicamente un “centro assistenza” per accedere ad un servizio a pagamento specializzato nella pulizia e nella manutenzione dei dispositivi, in modo tale da poter tornare ad utilizzare il computer in piena sicurezza.

Nulla di questo è vero: il computer non è infetto, il centro assistenza non esiste, tanto meno il servizio a pagamento che viene citato nell’avviso. Al contrario, contattando il falso centro assistenza, si avrà a che fare con fantomatici ingegneri informatici che, fornendo indicazioni molto precise, e facendo leva sul fatto che il malcapitato non sia a conoscenza della realtà dei fatti, indurranno l’utente ad installare un software malevolo che permetterà loro di accedere da remoto a tutte le informazioni presenti sul dispositivo.

Qualora doveste imbattervi in un pop-up del genere, si consiglia anzitutto di diffidare del numero telefonico riportato nel messaggio e di non installare alcun software che viene consigliato. In secondo luogo, si consiglia di cancellare la cronologia di navigazione e di installare sul computer la versione aggiornata di un antivirus ed effettuare la scansione del dispositivo, in modo tale da verificare se, in effetti, il computer è stato infettato.

VIACommissariato di Polizia Statale
Articolo precedentePlay Store: ecco le migliori app Android per Film e Serie TV Gratis
Articolo successivoGalaxy S10 Plus è il camera phone migliore secondo DxOMark