Lunedì, il Fuzhou Intermediate People’s Court in Cina ha vietato l’importazione e la vendita di alcuni iPhone come conseguenza di una causa tra Qualcomm e Apple. L’ azienda di Cupertino ha dovuto ritirare dal mercato i suoi smartphone, dall’iPhone 6 fino all’iPhone X. Gli iPhone usciti nel 2018, però, non sono stati colpiti da questa sentenza.

A quanto pare, l’azienda produttore di chipset la pensa diversamente e ora ha presentato un’ingiunzione in Cina anche per iPhone XS, iPhone XS Max e iPhone XR. Ciò significa che questo sarà il prossimo passo di Qualcomm nella sua battaglia legale con Apple.

Qualcomm vuole costringere Apple alle trattative

Questa mossa è l’ennesima azione nella battaglia legale tra giganti tecnologici che non sono ancora in grado di raggiungere un accordo sulle licenze e sui brevetti. È interessante notare che la “battaglia” all’estero tra le due compagnie statunitensi spingerà ancora di più le intenzioni dei concorrenti nel mercato mobile.

Qualcomm ha anche presentato altre cause in Cina e in altre giurisdizioni. La compagnia è in cerca di divieti sulla vendita di iPhone per costringere Apple a sedersi al tavolo delle trattative. Oltre al caso cinese, la società ha presentato denunce contro Apple in Germania e negli Stati Uniti.

Ricordiamo che la Cina è la base di produzione per la maggior parte degli iPhone, iPad e Mac. Apple ha infatti avvertito che il divieto danneggerebbe produttori come Foxconn e altri fornitori. Un divieto, inoltre, costerebbe ad Apple milioni di dollari al giorno e influenzerebbe sia il governo cinese che i consumatori. La società ha anche fatto notare di aver creato 5 milioni di posti di lavoro nel paese, comprese catene di distribuzione e sviluppatori di software di terze parti.

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