Pare che Samsung stia progettando un sistema innovativo per sfruttare i “sensori di zone cieche” in veicoli con guida autonoma con altri veicoli abilitati ai sensori. Infatti, c’è un nuovo brevetto a riguardo, approvato dall’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (OMPI).

Il sistema raffigurato si differenzia proprio per i sensori. Essi rilevano anche i probabili punti ciechi in cui i rilevatori non generano un “segnale di controllo”. L’obiettivo è riempire gli spazi vuoti. L’azienda inoltre ha parlato dell’uso di fari di maggiore intensità. Quest’ultimo serviranno per coprire aree oscurate e ostruite, ad esempio un marciapiede bloccato da veicoli parcheggiati o un edificio. Il sistema sarebbe in grado di generare un “allarme” in risposta a oggetti parzialmente rilevati in punti ciechi in base a vari fattori, come la velocità e la direzione di marcia.

Naturalmente, Samsung si è già dilettata in tecnologie simili di auto-guida in passato. Ad esempio, al CES 2018, la società ha collaborato con HARMAN su una piattaforma di veicoli autonomi. Quest’ultima si divide in due parti, una abbastanza standard e i pod intercambiabili e personalizzabili con display e tanto altro. Ovviamente, il pod potrebbe diventare qualsiasi cosa, dall’atmosfera in stile social gathering a uno spazio formale per riunioni o a un personal mover destinato ad aiutare i professionisti a lavorare mentre si è in viaggio.

Trapelate immagini e informazioni del nuovo brevetto Samsung che sembra raffigurare un sistema per la guida autonoma

Più recentemente, le voci sul possibile interesse per l’avvio di un ramo di veicoli auto-pilotati hanno iniziato a circolare sulla base del rinnovato interesse di Samsung per il 5G e l’intelligenza artificiale. Anche esperti del settore e osservatori del mercato hanno confermato le speculazioni. Essi hanno predetto che Samsung avrebbe investito in società autonome legate alla guida. Samsung ha negato tali voci. Anzi, ha indicato che qualsiasi ingresso sul mercato sarà probabilmente sulla connettività e relativo ai chipset.

Questo brevetto sembra confermare ben altro. Se il gigante della tecnologia coreana utilizzasse questo brevetto in qualsiasi hardware imminente, il risultato potrebbe essere in definitiva un veicolo a guida automatica con intelligenza artificiale più consapevole di ciò che lo circonda. Potrebbe generare anche un sistema per il trasporto basato sull’intelligenza artificiale che reagisce all’ignoto laddove possibile. Tutto ciò concentrandosi sulla sicurezza.

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