android N
Con Android N Google ha introdotto nativamente la funzionalità multi windows

Android N è stato finalmente svelato da Google in una versione detta in gergo Developer Preview. Questa prima versione della futura major release del sistema operativo, subirà nel corso dei prossimi mesi, tutta una serie di test e prove che ne verificheranno la stabilità. La versione finale che verrà rilasciata agli utenti, quindi, potrebbe essere un po’ diversa da quella che potete ammirare nella seguente video preview:

Android N: video preview

Le principali novità

Fra le novità e le features più interessanti di Android N troviamo:

Multi windows: la prossima major release del sistema operativo di Google aggiunge nativamente il supporto al multi windows sia per smartphone che per tablet. Alcuni produttori, come ad esempio Samsung, hanno già aggiunto da tempo questa feature che Google ha finalmente deciso di aggiungere nativamente.

Tale funzionalità, probabilmente, sarà molto più utile per chi utilizza un tablet. Utilizzare contemporaneamente due app, tuttavia, potrebbe risultare utile anche a chi utilizza in modo massiccio un phablet.

Notifiche dirette: grazie a questa interessante feature sarà possibile rispondere alle notifiche in maniera diretta. Con l’introduzione di nuove API per gli sviluppatori, con Android N sarà possibile rispondere velocemente alle chat senza neanche aprire l’applicazione di messaggistica istantanea preferita.

Modalità Night Mode: attivando questa modalità il sistema operativo andrà a modificare alcune impostazioni dell’interfaccia in base al momento della giornata e alle condizioni di luminosità dell’ambiente circostante. Ciò significa che dopo il tramonto il display assumerà delle colorazioni più “calde”.

Secondo quanto affermato da alcuni esperti avere l’abitudine di utilizzare lo schermo del proprio smartphone prima di andare a letto, può comportare seri problemi di insonnia a causa delle tonalità bluastre emanate dal display dei propri device. Attivare questa modalità dovrebbe risolvere o quantomeno attenuare il problema.

FONTEAndroid Developer
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