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Amazon, il colosso dell’e-commerce, cerca due robot da assumere come magazzinieri in modo da velocizzare le operazioni dei milioni di prodotti che spedisce ogni giorno, due i candidati italiani.

Si chiama  Amazon Picking Challenge la prima competizione indetta dal colosso americano il cui intento è quello di stimolare la comunità scientifica nella realizzazione di robot che possano aiutare le aziende nei più svariati compiti di gestione dei magazzini e non solo.

Tra i finalisti italiani, che sfideranno altri trenta “colleghi” meccanizzati, ci sono quelli di due Università quella di Pisa e del Politecnico di Torino. Alla fine della competizione i primi tre classificati riceveranno da Amazon un premio simbolico in denaro e il software necessario al movimento delle braccia sarà reso open source in questo modo la comunità scientifica ne avrà libero accesso.

Il Politecnico di Torino, in collaborazione con Comau, ha utilizzato un robot Comau per realizzare in braccio, che si muove in sei direzioni, con due mani una delle quali mai vista prima in commercio.

L’altro progetto realizzato dal Centro di Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa e dall’Istituto Italiano di Tecnologia si fonda tutto sulla mano del robot che ha un solo motore in grado di far muovere tutte le falangi in modo che possa adattarsi alle diverse situazioni, la mano robotica “ha tutti i gradi di libertà di una mano umana” afferma uno dei ricercatori.

Siamo sicuri che a fine maggio nella sfida che si terrà a Seattle, sede di Amazon, gli atenei italiani sapranno farsi valere grazie alle migliori menti al mondo che l’Italia non sa far fruttare e che non prende nemmeno in considerazione.

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