WhatsApp: il 2018 porta un danno enorme, miliardi di conversazioni a rischio spia

Una delle peggiori beghe di WhatsApp è lo spam e la moltitudine di messaggi indesiderati che sempre più utenti ricevono sui loro smartphone. Purtroppo, la piattaforma essendo aperta a tutti è martoriata da questo problema molto fastidioso per gli sviluppatori e per i consumatori.

WhatsApp e la lotta contro lo spam

Nel corso di queste settimane il servizio sta cercando di dotarsi di giusti “anticorpi” con l’obiettivo di ridurre al minimo lo spam. Anche se già da ora sono presenti delle norme che vietano l’invio massiccio di uno stesso messaggio (le pene arrivano sino al blocco del profilo), i sistemi di controllo sono ben poco efficaci.

Il team di sviluppo sta per testare nuovi filtri anti spam in grado di limitare il difetto di forma. In poche parole, i server di WhatsApp dovrebbero essere in grado di controllare l’invio di un determinato testo. Se il testo sarà inoltrato più di 25 volte verrà attivato in automatico un campanello d’allarme che dovrebbe spingere ad ulteriori controlli sul mittente e sul contenuto del messaggio.

Ci saranno limitazioni anche per le “Liste Broadcast”, lo strumento attraverso cui lo spam prendere sostanzialmente forma. Gli utenti, inoltre, avranno armi in più per combattere malintenzionati e scocciatori vari attraverso nuovi strumenti di segnalazione diretta a WhatsApp.

Bloccare i messaggi indesiderati

Ricordiamo, a tutti quelli che sono afflitti da questo problema, che l’attuale sistema di blocco può essere comunque molto più che efficace al fine di guadagnare tranquillità in chat.

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