Le aziende di tutto il mondo se vogliono rimanere competitive devo aggiornarsi, evolversi e adattarsi. Questo processo può coinvolgere tutta una compagnia o singole parti di un processo produttivo, o può presentarsi sotto diverse forse. Essendo nell’era che potrebbe tranquillamente definirsi come quelle delle intelligenze artificiali perché non farne parte? Così la Carlsberg, nota produttrice di birra, ha deciso di sfruttare questa tecnologia.

Aromi ed intelligenze

Da tempo l’azienda è impegnata nella ricerca di nuovi aromi da usare nelle proprie birre, e per rendere il processo più veloce sta investendo milioni. Il progetto si chiama “impronta di birra” e vede il birrificio danese collaborare con Microsoft e due università.

Il progetto mira allo sfruttamento di sensori e un’intelligenza artificiale per lo sviluppo di nuove birre e al tempo stesso migliorarne la qualità. Al tempo stesso i costi e le tempistiche saranno ridotte.

Il processo attuale prevede una serie di esami quali cromatografia e spettrografia che richiedono ore e l’uso dell’uomo. Il tempo risparmiato con l’intelligenza si calcola essere del 30%.

Il nuovo sistema sarà anche in grado di fornire informazioni sulla presenza di inquinanti nel suolo, nell’acqua o nell’aria. Un’innovazione che in caso si dimostrasse funzionante potrebbe essere implementata in ambiti alimentari e farmaceutici.

Anche sta volta non ci resta che aspettare, ma questa volta l’esame finale sarà l’assaggiatura della birra ideata da un’intelligenza artificiale.

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