Auto Elettriche: la Cina preoccupa le industrie globali

Conoscete il fenomeno del protezionismo? In parole povere è la pratica che si attua nel proteggere i prodotti locali dai mercati esteri divenuti sempre più aggressivi. Si tratta di una preoccupazione molto diffusa nel mondo, soprattutto nel settore auto. Mentre l’Unione Europea ha già alzato le tasse sull’importazione cinese al 20% per cercare di creare uno scudo attorno la propria industria automobilistica, gli USA cominciano ad avvertire i primi segnali di terrore per l’ascesa dei brand cinesi.

L’Europa ha subito compreso quanto il mercato cinese potesse essere pericoloso per la propria industria nel settore auto, soprattutto se poi si parla di vetture elettriche, tecnologie e materiali innovativi. Molti esperti ritengono però con forza che un approccio che verta sul protezionismo basato, come nel caso del nostro continente, sull’aumento delle tasse potrebbe non essere poi la strategia migliore. Brand famosi come la Mercedes-Benz suggeriscono, andando controcorrente rispetto all’Europa, il favorire della concorrenza e la riduzione delle barriere fiscali per spingere l’industria a primeggiare in termini di offerta.

Questo sistema permetterebbe di allargare l’accesso alle auto straniere, senza limitarle. Ancora non si sa quale sia effettivamente la giusta metodologia. Mentre il protezionismo può sembrare una risposta immediata,  bisognerebbe forse bilanciare la protezione dell’industria locale con la promozione della concorrenza e dell’innovazione. Solo in questo modo si potrà garantire un futuro e competitivo com’è giusto che sia.

La situazione negli USA: le auto elettriche cinesi sono le più scelte?

Negli Stati Uniti, anche se i marchi cinesi non sono così diffusi, il trend potrebbe presto cambiare. La ricerca condotta da AlixPartners mostra infatti che più della metà degli acquirenti di auto elettriche negli USA è a conoscenza di quali siano i brand provenienti dalla Cina che ora stanno emergendo, soprattutto se si parla di giovani guidatori. La possibilità di risparmiare fino al 20%, inoltre, su una vettura elettrica cinese rispetto ad una occidentale fa una certa gola. Nonostante il potenziale risparmio iniziale, ci sono ancora incertezze sull’affidabilità, sulla qualità dei marchi cinesi. I brand tradizionali automobilistici americani come GM e Ford potrebbero quindi non dover affrontare tale minaccia nell’immediato.

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