A quanto pare tira aria di rivoluzione all’interno di casa Microsoft, l’azienda più famosa del mondo ha deciso infatti di puntare fortemente sui nuovi processori della famiglia Snapdragon di Qualcomm, parliamo degli X Elite, questi ultimi infatti dovrebbero arrivare nel corso dell’anno e sembrano intenzionati a stravolgere completamente la fascia mobile del mercato mercato dei computer, sfidando il monopolio dei processori Apple, Intel e AMD.
Dunque Microsoft vuole portare questa nuova famiglia di professori sui suoi dispositivi Surface, consentendo l’integrazione di funzionalità mai viste prima basate sull’intelligenza artificiale on board, Che dunque verrà seguita direttamente in locale sul dispositivo e non più in cloud, questo dal momento che questi nuovi processori offrono i 45 TOPS necessari allo scopo.
Nuove funzionalità
Microsoft dunque integrerà i nuovi professori all’interno della propria linea Surface e ciò consentirà il supporto alla sua nuova funzione basata su intelligenza artificiale denominata AI Explorer, la quale sarà la spina dorsale dell’esperienza utente su Windows 11 nelle sue prossime versioni, infatti consentirà all’utente di effettuare delle ricerche avanzate basate sul contesto e di interagire con software e programmi installati sul dispositivo in un modo completamente nuovo, ciò sarà completamente eseguito direttamente sulla macchina e non più in cloud, consentendo una tutela della privacy dell’utente senza precedenti.
L’implementazione di questo tipo di tecnologia richiederà dispositivi con specifiche hardware precise, imprescindibile sarà il processore citato sopra, il quale dovrà essere supportato da almeno 16 GB di RAM e 225 GB di storage su disco, le specifiche tecniche di conseguenza non sono esageratamente onerose però il processore di casa Qualcomm è senza alcun dubbio indispensabile per poter far girare l’intelligenza artificiale offline direttamente sul dispositivo Surface.
Si tratta di uno step decisamente importante che certamente sferra un attacco al mercato non indifferente, non rimane che attendere la risposta di Intel, AMD ed Apple che attualmente in campo di intelligenza artificiale sono ancora abbastanza indietro rispetto a quanto abbiamo visto con Qualcomm.