Il Congresso di Washington ha messo il veto sull'utilizzo dei chatbot, ora anche di Copilot
Il Congresso di Washington ha messo il veto sull’utilizzo dei chatbot, ora anche di Copilot

Disinstallare Microsoft Copilot da un PC con Windows è attualmente impossibile, ma sono tante le persone che temono l’intrusione dell’IA di Redmond e di OpenAI nella loro privacy.  A questa problematica non sfuggono nemmeno i più alti livelli della politica americana, tanto che il Congresso di Washington ha ufficialmente bandito Microsoft Copilot dai loro dispositivi.

Il divieto di Copilot e degli altri chatbot

La notizia è stata divulgata da Axios, che spiega pure come Microsoft Copilot sia stato bloccato su tutte le macchine del Congresso di Washington, compresi PC desktop, tablet, laptop e smartphone aziendali di Senatori e degli altri membri della Camera dei Rappresentanti, insieme a quelli dei loro assistenti, consiglieri e funzionari. Il blocco arriva dopo una comunicazione di Catherine Szpindor, Chief Administrative Office del Congresso.

Negli ultimi tempi siamo stati spettatori del divieto di utilizzo di chatbot da parte di aziende o istituti di alto livello piuttosto frequentemente. L’anno scorso, Samsung ha vietato l’uso di ChatGPT ai suoi dipendenti dopo che due sviluppatori avevano accidentalmente reso pubbliche alcune linee di codice di un sistema operativo proprietario della società. Nel 2023 è toccato al Congresso, che ha bloccato l’uso di ChatGPT a causa dei rischi per la sicurezza. 

Ora come allora, il blocco è stato motivato da preoccupazioni riguardanti la sicurezza informatica. L’Ufficio per la Sicurezza Informatica del Congresso ha ritenuto che Copilot potesse costituire una minaccia alla privacy dei dati dei politici di Washington. In particolare, si teme che l’assistente virtuale possa divulgarne i dati a servizi online e sul cloud non autorizzati dalle autorità di sicurezza.

Un sistema di sicurezza migliore

Il personale del Congresso potrà ancora utilizzare Copilot a livello privato, attraverso i loro personali dispositivi, anche se nei pubblici è stato ufficialmente vietato. L’assistente virtuale infatti sarà a breve escluso da tutti gli apparecchi Windows sotto la podestà del Senato e della Camera dei Rappresentanti. La stessa Microsoft è d’accordo con questa scelta, ponendo una netta distinzione tra la sfera privata dei Consumer e quella degli enti governativi, che devono avere un sistema di sicurezza ben più elevato e adatto al loro ruolo. Proprio con questa consapevolezza, Microsoft ha annunciato una serie di servizi e strumenti alternativi destinati al solo uso governativo, come il tool Azure OpenAI incaricato di lavorare su file definiti “classificati”.

Articolo precedenteUno strano disturbo del GPS colpisce oltre 1600 aerei
Articolo successivoRealme C65, nuovi dettagli su design e specifiche