Il CEO di Nvidia afferma che l'intelligenza artificiale supererà quella umana

L’intelligenza artificiale è la nuova frontiera della tecnologia, e al pari di internet per il XX secolo, si appresta a essere la svolta per questo secolo.

Anche u più scettici si sono arresi al suo utilizzo e spesso la si utilizza senza nemmeno rendersene conto, poiché integrata nelle applicazioni che si usano quotidianamente.

Se pensiamo all’intelligenza artificiale ci viene subito in mente ChatGPT di OpenAI, ma ormai è molto più estesa di così e viene davvero utilizzata per tutto.

Certo le perplessità e le preoccupazioni rimangono, soprattutto quelle legate all’etica e all’economia. Se da un lato c’è la paura di sfondare confini eticamente non corretti, dall’altra c’è un rischio più che concreto che le macchine prima o poi sostituiranno gli uomini in molti lavori.

Ci viene detto che in realtà l’intelligenza artificiale non potrà mai sostituire il cervello umano ma al massimo affiancarlo, poiché non sarebbe in grado di prendere delle decisioni finali coerenti, che spetterebbero sempre all’uomo.

Ma siamo sicuri che sia proprio così? O che questa cosa in futuro non potrebbe cambiare?

Le parole del CEO di Nvidia sull’AGI

In realtà congetture sull’AGI (artificial general intelligence) un’intelligenza artificiale più brillante dell’uomo, se ne fanno già da tempo.

Gli scenari che si prospetterebbero, se davvero esistesse, sarebbero davvero devastanti e potrebbe sancire la fine del sistema economico come lo conosciamo adesso.

Durante un intervento all’Università di Standford negli Stati Uniti, il CEO di Nvdia, Jensen Huang, ha parlato proprio di questo, affermando che l’AGI potrebbe essere pronta già tra cinque anni.

Nel frattempo lo sviluppo dell’IA continua in maniera talmente rapida da aver bisogno di più stabilimenti per la produzione di componenti elettroniche come i chip. Mentre in Europa ci tenta di dare vita a un sistema di leggi per regolamentarla, grazie alla nascita dell’’AI Act.

 

 

 

 

 

Articolo precedenteL’IA, riduzione o rinascita per la programmazione?
Articolo successivoOnePlus Ace 3V, il primo device con questo inedito soc