L'epopea verticale degli ascensori dall'antichità alla modernità
L’epopea verticale degli ascensori dall’antichità alla modernità

Gli ascensori, inclusi i montacarichi, sono una presenza onnipresente in tutto il mondo, con l’Italia che si posiziona tra i paesi con il maggior numero di ascensori rapportato alla popolazione. La loro storia è antica, con i primi prototipi forse costruiti già nel III secolo a.C. L’ascensore moderno è una creazione della rivoluzione industriale, con modelli che nel corso degli anni sono stati perfezionati, resi più sicuri e diffusi su vasta scala. Le aziende di oggi sono in grado di costruire ascensori capaci di attraversare centinaia di metri.

 

La nascita degli ascensori

L’idea di sollevare carichi è riscontrabile già nel mondo antico, con disegni e progetti presenti sin dal III secolo a.C. Secondo Vitruvio, Archimede di Siracusa avrebbe costruito uno strumento per sollevare esseri umani. Nei sotterranei del Colosseo, costruito nel I secolo d.C., erano presenti montacarichi azionati manualmente per portare gli animali sull’arena. Durante l’Età moderna, vennero installati nelle residenze reali i primi ascensori primitivi, azionati umanamente o animalmente, come le sedie volanti.

La rivoluzione industriale ha portato un salto significativo nell’evoluzione degli ascensori. L’estrazione di carbone, in aumento durante l’industrializzazione, ha richiesto l’introduzione di montacarichi basati sulla macchina a vapore. Nel 1835, a Londra, qualcuno costruì un ascensore che trasportava persone, offrendo una vista panoramica della città. L’innovazione si è diffusa anche al di fuori delle miniere, con un ascensore napoletano del 1845 nella Reggia di Caserta.

Gli ascensori di questa epoca avevano una significativa limitazione: erano pericolosi. Se il cavo si spezzava, l’ascensore cadeva, con conseguenze potenzialmente catastrofiche. Nel 1852, negli Stati Uniti, Elisha Otis ha introdotto il primo ascensore di sicurezza, che evitava di cadere in caso di rottura del cavo. Questo ha aperto la strada all’installazione di ascensori nei palazzi. Il primo ascensore in assoluto è stato quello dell’E. V. Haughwout Building di New York, costruito nel 1857.

L’innovazione di Otis ha reso gli ascensori più sicuri, ma nuove sfide sono emerse. Fino agli anni ’70 dell’Ottocento, non c’erano sistemi per bloccare le porte, aumentando il rischio di caduta nella tromba. Gli ascensori automatici sono stati sviluppati nei primi anni del XX secolo, ma hanno incontrato resistenza da parte delle persone, timorose di utilizzarli. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, favoriti da uno sciopero degli ascensoristi di New York nel 1945 e dall’introduzione di sistemi di sicurezza, come i telefoni interni, gli ascensori automatici hanno guadagnato popolarità.

 

Cambiamenti nei condomini

Oggi, nel mondo, ci sono circa 20 milioni di ascensori, con una stima di installazione di circa 1.200.000 unità ogni anno. Il mercato globale vale quasi 80 miliardi di dollari annui, e gli ascensori esistenti percorrono complessivamente 40 miliardi di chilometri ogni anno. La Cina è il paese con il maggior numero di installazioni, ma in rapporto alla popolazione, la Spagna è in testa con 19,8 ascensori ogni 1000 abitanti, seguita dall’Italia con 14,7 e dalla Corea del Sud con 12. Questa abbondanza è spiegata in parte dalla prevalenza di edifici condominiali in questi paesi, che ospitano una percentuale significativa della popolazione. La diffusione dell’ascensore ha aperto nuove prospettive, permettendo la costruzione dei primi grattacieli alla fine dell’Ottocento.

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