Tra qualche anno l’intelligenza artificiale potrebbe cambiare volto e spingersi in un’era tecnologica mai vista prima.
Come sappiamo l’avvento dell’AI ha scatenato non poche controversie, a causa delle paure per un potenziale utilizzo sconsiderato e non regolamentato e soprattutto per il timore che possa farci piombare in una crisi economica senza precedenti.
Le preoccupazioni sulla possibilità che l’intelligenza artificiale sostituisca molti lavori umani sono più che fondate e già oggi si percepisce uno slancio concreto in questa direzione.
Ci sono strumenti integrati con l’AI che già oggi potrebbero sostituire molti grafici, illustratori e tanti altri lavoratori.
Inoltre, tra pochi anni, grazie ad aziende e startup come Figure, il mondo del lavoro potrebbe essere completamente rivoluzionato.
Figure è una giovane startup che sta lavorando alla creazione di robot umanoidi in grado di svolgere compiti di qualsiasi genere. Questi automi verranno inizialmente impiegati nella produzione e nella logistica, settori in cui vi è una reale carenza di manodopera.
Figure, la startup riceve finanziamenti dai colossi della tecnologia
In pratica è come se l’intelligenza artificiale passi da uno schermo a un robot pensato per svolgere funzioni tipicamente umane come prepararsi un caffè.
La valutazione sul mercato di questa giovane azienda è di 2 miliardi di dollari e molti colossi della tecnologia sono pronti a investirci.
Tra i big del settore abbiamo OpenAI che ha investito 5 milioni di dollari, NVIDIA con 50 milioni di dollari, Microsoft che ne ha investiti 95 e Jeff Bezos e le sue società addirittura 100 milioni.
Questo ci fa comprendere come l’intelligenza artificiale e i suoi sviluppi siano davvero il futuro e che appare ormai impossibile tornare indietro.
Figure ha inoltre già firmato un contratto con BMW Manufacturing per integrare la robotica nella produzione di automobili. Il fondatore della startup, Brett Adcock, afferma che: ”I robot di Figure consentiranno alle aziende di aumentare la produttività, ridurre i costi e creare un ambiente più sicuro e coerente”