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In un mondo in cui le monete da valore nominale basso spesso passano inosservate, c’è una piccola gemma nella storia numismatica italiana che attrae l’attenzione di collezionisti: la 100 Lire con il Timone. Emessa nel 1981 dalla Repubblica Italiana per celebrare il centenario dell’Accademia Navale di Livorno, questa moneta ha dimensioni, peso e materiale identici alla 100 Lire “Minerva” che ha segnato la storia del Paese per mezzo secolo.

Nonostante il suo modesto valore nominale, questa moneta assume un ruolo di rilievo nel mondo della numismatica grazie al suo significato storico. Rappresenta un tributo all’importante istituzione marittima italiana fondata nel 1881.

La 100 lire del 1981 per il centenario dell’Accademia Navale di Livorno

Il vero fascino di questa 100 lire però risiede nel fatto che è stata prodotta in una quantità considerevole, oltre 39 milioni di esemplari, rendendola apparentemente comune sul mercato.

Il valore della 100 Lire con il Timone oscilla tra i 2 e i 15 Euro, a seconda delle condizioni di conservazione, con la versione “Fior di Conio” che non presenta alcun segno d’usura raggiungendo il valore massimo. Questa forbice di valori riflette la dinamica del mercato numismatico e la disponibilità della moneta sulle piattaforme di vendita. Anche se non raggiunga valori astronomici, il suo ritiro con l’introduzione dell’Euro ha accresciuto l’interesse dei collezionisti che, nonostante la sua relativa comune presenza, cercano ancora di aggiudicarsi questa testimonianza tangibile della storia marittima italiana. Ad ogni modo, è fondamentale rimanere cauti di fronte a tentativi di speculazione, poiché il desiderio di possedere questa moneta ha talvolta portato a prezzi gonfiati, rischiando di cadere in trappole per gli appassionati.

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