UE: aumento dei controlli sull’età per PornHub ed altri siti per adulti Il 20 dicembre 2023, il Financial Times ha riportato che a partire dal mese di aprile, alcune delle piattaforme per adulti più popolari, tra cui Pornhub, Xvideos e Stripchat, saranno soggette alle disposizioni del Digital Markets Act. Tale normativa dell’UE, entrata in vigore nello scorso mese di agosto, è vista come un passo significativo nella regolamentazione delle “piattaforme online molto grandi”. Inoltre, ha attribuito maggiori responsabilità alle Big Tech, sottolineando la necessità di conformità con regole più stringenti in materia di sicurezza e moderazione dei contenuti.

In particolare, per quanto riguarda il tema dei siti web per adulti sembra che l’UE si sia decisa ad estendere le regole del Digital Markets Act a piattaforme specifiche per adulti. Lo scopo è quello di mettere in atto una serie di misure che mirano a garantire una maggiore sicurezza online. Soprattutto, l’obiettivo, in questo caso, è quello di proteggere i minori dall’accesso a contenuti inappropriati.

Verifica dell’età per i siti per adulti in UE

La decisione di sottoporre queste piattaforme per adulti al Digital Markets Act è stata presa dalla Commissione Europea, che ha stabilito che esse devono adottare nuovi sistemi di verifica dell’età e implementare una moderazione dei contenuti più rigorosa. Queste misure mirano a garantire che i contenuti sessualmente espliciti siano accessibili solo agli utenti che hanno raggiunto l’età legale. In questo modo dovrebbe ridursi il rischio di esposizione involontaria dei minori a materiali inappropriati.

Il rapporto del Financial Times suggerisce che la Commissione Europea potrebbe annunciare ufficialmente questa decisione proprio in questi giorni.

Il Digital Markets Act si applica a una lista specifica di “Big Tech”. Inoltre, la sua portata è limitata alle piattaforme con più di 45 milioni di utenti attivi mensilmente nell’UE. Nella lista iniziale figurano aziende come Alibaba, AliExpress, Amazon Store, Apple App Store, Booking, Facebook, Google Play, Google Maps, Google Shopping, Instagram, LinkedIn, Pinterest, Snapchat, TikTok, Twitter, Wikipedia, YouTube, Zalando, Bing e Google Search.

L’introduzione del Digital Markets Act è stata accolta come una rivoluzione nel settore tecnologico. Questo infatti ha posto maggiore enfasi sulla responsabilità delle grandi piattaforme nei confronti della sicurezza online e della moderazione dei contenuti. Le sanzioni previste per le violazioni delle norme possono essere pesanti, inducendo le piattaforme interessate a prendere sul serio l’implementazione delle misure richieste.

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