Il 15 Dicembre 2023, l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), ha dichiarato che il consumo di carbone nel 2023, ha raggiunto un picco incredibile a livello globale.
Stiamo parlando di un record senza precedenti, con una domanda di oltre 8,53 miliardi di tonnellate. Un valore davvero preoccupante e che non può essere più sottovalutato.
Un aumento che, secondo gli esperti, si deve principalmente alla forte crescita ed espansione avvenuta in Cina, India e Indonesia.
Ecco perché, secondo le previsioni dell‘IEA, è necessario che a partire con il nuovo anno 2024, tale consumo dovrà essere, in qualche modo, considerevolmente diminuito.
Problema carbone, un pericolo per la salute del nostro pianeta
La combustione del carbone per la produzione di energia, ha effetti davvero disastrosi per l’ambiente. Infatti, durante questo processo, nell’atmosfera vengono emessi enormi quantità di anidride carbonica, principale causa del riscaldamento globale.
Il 2023, come abbiamo appunto detto, è stato così l’anno più inquinante di sempre. Basta pensare l’aumento considerevole di carbone avvenuto in ogni parte del mondo. In Cina si parla infatti di un aumento del consumo di tale combustibile del 4,9% rispetto al 2022. Segue l’India con un aumento dell’8% e l’Indonesia con l’11%.
Al contrario, sorprendentemente, in Europa e negli Stati Uniti il consumo sembra essersi ridotto rispettivamente del 23% e del 21%.
Questo per la decisione delle centrali elettriche di abbandonare gradualmente l’utilizzo del carbone per cercare di limitare le emissioni di gas serra.
Per quanto riguarda la Russia, gli esperti non sono stati in grado di definire un valore di aumento o diminuzione, a causa ovviamente della situazione della guerra contro l’Ucraina.
Di fronte a questa preoccupante situazione, appare dunque evidente come la pubblicazione delle previsioni dell’IEA, avvenuta due giorni dopo la chiusura della Conferenza delle Nazioni Unite sul clima COP28, sia fondamentale.
Si è parlato infatti di un accordo per un cambiamento graduale dei combustibili fossili, come il carbone, per cercare di contrastare e limitare la crisi climatica.
Augurandoci ovviamente che non sia ormai già troppo tardi!