L’intelligenza artificiale sta prendendo sempre più piede, quindi è lecito farsi delle domande sui possibili sviluppi positivi e negativi della sua influenza nella nostra vita quotidiana
Perciò, come qualsiasi strumento, il bene o il male sta nella modalità del suo utilizzo. In questo articolo parleremo più nello specifico dell’impatto energetico dell’IA nel creare un’immagine
Tutti sicuramente si sono imbattuti in foto, che siano in ambito artistico, lavorativo o semplicemente comico create da una intelligenza artificiale, ma uno studio fatto dai ricercatori della Carnegie Mellon University rivela che generare una singola immagine, ha lo stesso peso energetico di una ricarica completa di uno smartphone.
IA: consumo energetico importante per la creazione di una immagine
I ricercatori hanno esaminato vari modelli di IA, riscontrando che la più energicamente dispendiosa è la Stable Diffusion XL, la creazione di 1000 immagini equivale a una quantità di anidride carbonica pari a un viaggio di 6,6 chilometri di una macchina a benzina. Generando un testo per 1000 volte invece, avremo lo stesso impatto di Co2 quanto guidare per un metro
Da questi dati possiamo farci un’idea su quanto siano effettivamente “green” le varie IA. Ma i danni ambientali più importanti vengono fatti nella fase di addestramento.
Per addestrare ChatGPT nella la sua prima versione pubblica sono stati consumati 3,5 milioni di litri d’acqua, l’equivalente dei consumi giornalieri di circa 25.000 cittadini europei.
Detto ciò, viene spontanea una domanda: è davvero possibile la coesistenza tra natura e tecnologia? Oppure è solo un miraggio, un obiettivo che non si raggiungerà mai?