Significato nascosto selfie

I selfie, ormai onnipresenti nei social media, non sono solo immagini di sé stessi, ma veicolano una vasta gamma di informazioni sulla nostra identità, personalità e stile di vita. Questi ritratti digitali sono la moderna risposta alla pratica dell’autoritratto, che si è evoluto nel corso dei secoli tramite le arti figurative e nella fotografia.

Gli esperti di psicologia e scienze cognitive dell’Università di Bamberg, Claus-Christian Carbon e Tobias Matthias Schneider, hanno condotto uno studio sulla “semantica dei selfie”. Questa ricerca si propone di analizzare i molteplici significati attribuiti alle immagini di autoritratto digitali che popolano i feed dei social media.

Selfie come espressione identitaria

I risultati dello studio indicano che i selfie hanno un impatto specifico su chi li osserva, generando opinioni e giudizi complessi. Essi possono essere interpretati in mille modi diversi e la varietà delle pose utilizzate va a mostrare le differenti personalità umane.

Questo studio va ad unirsi a una serie di ricerche che tentano di decifrare il linguaggio espressivo umano. Gli esperti hanno esplorato le motivazioni dietro la condivisione di autoritratti e hanno cercato di individuare gli aspetti della personalità che emergono attraverso le immagini. Carbon e Schneider hanno poi studiato come alcune variabili specifiche, come ad esempio l’angolazione del viso rispetto alla fotocamera,  vadano ad influenzare la percezione di coloro che guardano poi la foto.

Hanno poi identificato cinque macrocategorie di giudizi, denominate “profili semantici”, attraverso una divisione dei commenti raccolti. Queste categorie comprendono:

  • Estetica: che riguarda i giudizi sulla foto e sull’aspetto della persona;
  • Immaginazione: dove rientrano ipotesi sul luogo in cui si trova il fotografo o sull’attività che sta svolgendo;
  • Tratti della personalità: con considerazioni in merito al carattere dell’individuo;
  • Stato: equivale allo stato d’animo di chi è nell’immagine;
  • Teoria della mente: le proprie supposizioni sul motivo per il quale hanno scattato il selfie.

Gli studiosi, in base a queste categorie, hanno poi esaminato i giudizi di un campione da loro scelto. L’analisi dei dati ha poi evidenziato che le stesse tipologie di immagini tendevano a ricevere commenti che rientravano nello stesso giudizio. Ad esempio, selfie che suscitavano reazioni estetiche erano spesso caratterizzati da elementi visivi distintivi, mentre quelli associati all’immaginazione ricevevano risultati legati al contesto o alle attività nella foto.

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