Rabona Mobile: il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso dell’operatoreNegli ultimi mesi si è parlato tanto di Rabona Mobile e soprattutto dei continui disservizi che hanno colpito la sua linea. Per mesi gli utenti dell’operatore non sono riusciti ad effettuare chiamate o a navigare su internet. Come poi emerso colpa dei disservizi è stata causata da una “lotta interna” tra l’operatore e i suoi fornitori, Vodafone e Plintron.

Dopo le prime udienze in Tribunale, Rabona ha chiesto un ricorso cautelare per impedire ai fornitori un distacco definitivo che costringa l’operatore a chiudere. Il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso e almeno per il momento la situazione sembra essere rientrata.

Il Tribunale di Milano accoglie il ricorso di Rabona Mobile

I disservizi hanno avuto inizio a marzo, quando alcuni clienti hanno iniziato ad avere problemi ad inviare SMS. Successivamente il blocco è stato ampliato alle chiamate e poi anche alla connessione internet. Nel giro di tre mesi gli utenti Rabona potevano utilizzare la propria scheda solo per ricevere chiamate ed SMS, ma ogni altra funzione gli era stata preclusa. Quando l’operatore ha spiegato cosa stava accadendo, la colpa è ricaduta su Vodafone e Plintron che avevano deciso di interrompere i loro servizi verso l’operatore virtuale.

La questione sta procedendo in Tribunale, dove è ancora in atto il processo che deciderà le sorti dell’operatore virtuale e di tutti i suoi utenti. Mentre però si va avanti con il procedimento giudiziario Rabona ha chiesto al Tribunale di Milano un ricorso cautelare che è stato accolto. In questo modo viene impedito all’aggregatore Plintron di compiere ulteriori azioni di distacco del servizio mobile. Rabona sta aggiornando tutti i suoi utenti sui canali social e sul proprio sito web ufficiale riportando tutti i passaggi fondamentali del provvedimento del Giudice.

Secondo quanto riportato Plintron deve impegnarsi ad offrire i propri servizi di connessione agli utenti Rabona Mobile fino al mese di dicembre 2024, questo indipendentemente dai rapporti tra gli altri contraenti. Quindi viene impedito qualsiasi altro tentativo di cessazione o distacco del servizio mobile. Per il momento la situazione è arrivata ad un punto di equilibrio, ma la questione è tutt’altro che risolta e non ci resta che attendere per scoprire quali saranno i prossimi sviluppi.

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