Qualcomm, nel corso del summit alle Hawaii, ha ufficialmente lanciato Snapdragon Seamless, una tecnologia multipiattaforma il cui obiettivo è quello di consentire il collegamento continuo di più dispositivi, a prescindere dal sistema operativo di riferimento (sia esso Windows, Android o altro), dando la possibilità agli utenti di condividere periferiche e dati, come se fosse un unico sistema integrato.
Le principali realtà del settore, quali Oppo, Lenovo, Honor, Asus, Xiaomi e Microsoft (solamente per citarne alcune) stanno lavorando duramente con Qualcomm per offrire agli utenti esperienze multi-dispositivo, nell’idea comunque di lanciarle ufficialmente entro la fine del 2023. Un passo in avanti importante, in un periodo storico in cui una famiglia media statunitense, secondo lo studio di Deloitte, possiede in media circa 21 dispositivi digitali, i quali spesso non comunicano molto bene (o correttamente) tra di loro, sopratutto perché non sempre provengono dagli stessi produttori, andando a vincolare il consumatore all’acquisto sempre e soltanto dalla medesima azienda.
Qualcomm Snapdragon Seamless: una tecnologia futuristica
Con Snapdragon Seamless di Qualcomm tutto questo sarà ampliamente semplificato, gli stessi produttori potranno offrire esperienze multi-dispositivo ai vari consumatori, ad esempio i mouse e le tastiere funzioneranno correttamente anche su smartphone o tablet, le finestre aperte sul PC potranno essere trascinate su un dispositivo mobile di un brand differente, o gli auricolari potranno cambiare in maniera intelligente la sorgente audio in relazione all’input ricevuto.
“Una tecnologia che vuole abbattere una volta per tutte le barriere venutesi a creare tra i vari OEM, mettendo l’utente al primo posto e proponendosi come valida soluzione al cross-device“, afferma Dino Bekis, VP e GM del settore dei dispositivi indossabili di Qualcomm. Snapdragon Seamless sarà integrato in tutte le piattaforme mobili dell’azienda, tra cui lo Snapdragon 8 Gen 3 o Snapdragon X Elite.