SPID e CIE per l'attivazione delle SIM

L’identità digitale, con il suo arrivo, ha cambiato il modo in cui le pratiche vengono gestite rendendole più semplici e veloci da finalizzare. Il suo utilizzo, ormai in diversi campi, permette di avere tutto a portata di click ed elimina quelle snervanti file agli sportelli. Ora il suo campo di utilizzo viene esteso anche all’attivazione delle SIM telefoniche. L’Agcom ha infatti concesso l’utilizzo dello SPID, della Carta Nazionale per i Servizi (CNS) e della Carta di Identità Elettronica (conosciuta anche come CIE) per cambiare SIM e effettuare la portabilità del proprio numero in modo notevolmente più facile.

Questa decisione, oltre a velocizzare le pratiche burocratiche, servirà anche per ridurre al minimo il rischio di truffe, a partire dal sempre più popolare phishing.

Perché lo SPID e le altre carte sono così importanti

L’impatto di questa semplificazione sarà di certo notevole. Gli studi condotti dall’Osservatorio AGCOM hanno evidenziato come solo a Marzo di quest’anno fossero attive 107,6 milioni di SIM. Nella stima sono però incluse anche quelle utilizzate nei sistemi di allarme, nei dispositivi per i veicoli e nei contatori intelligenti.  Sempre secondo il rapporto, il numero di SIM per abitante in Italia, è di lunga superiore alla media europea. Che l’analisi dimostri ancora una volta quanto il nostro Paese sia indietro con l’integrazione tecnologica? Forse sì.

Con l’uso totale dello Spid, della Cns e della Cie si garantirebbe la validazione di ogni richiesta possibile effettuata dal singolo richiedente. Inoltre, queste alternative sono molto più efficiente dei soliti scanner per acquisire foto o anche video per i documenti richiesti solitamente dagli operatori. I servizi devono dunque ricordare quanto la sicurezza dei nostri dati personali e la nostra privacy online debbano venire sempre al primo posto e che questo metodo consentirebbe entrambe le cose. Come se non bastasse, l’impiego dei sistemi digitali ha un’impatto positivo per l’ambiente. La totale assenza delle carte permetterebbe di dare ufficialmente addio alla plastica. Ora la palla passa ufficialmente nelle mani degli operatori, che dovranno modificare le loro modalità per adattarsi alla novità.

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