Sky Wifi sotto accusa: pubblicità ingannevole che potrebbe truffare i consumatoriLa pubblicità in questione riguardava la fibra ottica di Sky Wifi. Secondo la pubblicità la promozione era “senza vincoli”, ma, a quanto pare, non era proprio così. La questione è stata sollevata da Virgin Fibra e ha scatenato parecchie polemiche. Sky Italia è da sempre stato sinonimo di trasparenza, eppure con quest’ultima trovata promozionale ha sorpreso tutti ricorrendo a pubblicità ingannevoli per i suoi futuri clienti.

L’offerta Sky Wifi per la fibra

Le informazioni mendaci presentate nello spot riguardavano la promozione per la fibra ottica. Nello specifico, mentre la pubblicità affermava che non erano previsti vincoli in realtà i clienti, dopo aver sottoscritto il contratto, scoprivano di esserlo. Infatti, chi firma un contratto con Sky Wifi per l’installazione della fibra è vincolato a mantenere quel contratto per minimo 24 mesi, pena, in caso di recesso anticipato, la restituzione di eventuali sconti di cui si è usufruito. Inoltre, pare che fosse prevista anche una penale in caso di mancata restituzione del modem, da aggiungere ai costi associati al recesso.

Virgin Fibra, società che ha debuttato in Italia nel 2022, ha notato queste incongruenze e ha denunciato l’accaduto. L’amministratore delegato di Virgin Fibra, Tom Mockridge, ha affermato che il problema non era la presenza di penali per il recesso, pratica comune per molti operatori delle industrie delle telecomunicazioni, ma che queste penali non solo non venissero menzionate, ma addirittura si promettesse la loro assenza.

Le accuse contro l’azienda delle telecomunicazioni

Lo scorso maggio, Virgin Fibra ha denunciato lo spot in quanto non aderente al vero e si è rivolto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per chiedere che la pubblicità venisse rimossa. L’AGCM ha analizzato il caso e ha convenuto a sua volta che la pubblicità fosse fuorviante per i consumatori. Dopo i dovuti controlli, lo scorso giugno, l’azienda Sky Wifi è stata invitata a rimuovere lo spot incriminato perché non idoneo.

Sky non ha potuto fare altro che procedere con la rimozione, azione confermata dall’AGCM il 26 settembre. Dunque, il caso è stato archiviato senza procedere con ulteriori indagini.

La questione accaduta con Sky richiama l’attenzione sull’importanza di promuovere un’informazione chiara e veritiera. I consumatori richiedono protezione e la sicurezza di muoversi in un mercato equo basato su rapporti commerciali più etici e consapevoli. Molti si sono dichiarati delusi per l’accaduto, ma allo stesso tempo soddisfatti dell’intervento di AGCM contro Sky per la tutela degli interessi dei consumatori.

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