Il telescopio spaziale James Webb fin dalla sua messa in funzione sta catturando immagini del cosmo una dietro l’altra, si tratta ovviamente di porzioni di cielo distanti anni e anni luce da noi che celano segreti decisamente interessanti agli occhi degli astronomi i quali ovviamente stanno scandagliando ogni singolo arcosecondo in cerca di nuove strutture utili a capire i misteri dell’Universo, in tal senso l’ultimo corpo celeste su cui ha posato i suoi occhi JWST è la giovane protostella Herbig-Haro 211 (HH 211).

Non è la prima volta che il telescopio da prova della sua capacità di catturare elementi visivamente belli, basti pensare alla Galassia Vortice M51 o alla Nebulosa Anello, ecco dunque che anche questa protostella si iscrive al gruppo dei belli, oltre che diventare fonte di ottime informazioni.

 

Protostella sfioccata

Ciò che colpisce maggiormente sono senza alcun dubbio i getti di gas che vengono espulsi dai poli della stella e viaggiano nello spazio a velocità elevatissime coprendo un’area di 2,06 x 2,30 arcominuti.

La vicinanza al nostro pianeta è senza alcun dubbio un vantaggio poichè consente di avere una risoluzione molto elevata ed anche un grado di dettaglio superiore, cosa che ovviamente consente un grado di comprensione delle strutture protostellari più alto, HH211 è una stella molto giovane, probabile abbia una struttura simile a quella che aveva il Sole.

Nei vari getti sono state individuate molecole ed elementi come idrogeno, monossido di carbonio e monossido di silicio, per le rilevazioni sono stati adoperati i filtri F162M, F164N, F210M, F323N, F335M, F460M, F466N e F470N attribuendo diversi colori per rendere l’immagine comprensibile.

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