Le autostrade sono state implementate con un’altra corsia detta quarta corsia dinamica. Perché? L’obiettivo è quello di riuscire a gestire al meglio il traffico intenso, seguendo la segnaletica stradale.
Tale soluzione è stata adoperata per aumentare la “capacità automobilistica” dell’importante arteria stradale italiana. Le autostrade, infatti, registrano un traffico quotidiano sempre più alto, con addirittura picchi di 200.000 veicoli al giorno di qualsiasi tipologia.
Inoltre, l’esigenza dell’aggiunta, è stata data anche dalla presenza di abitazioni e strutture che non permettono l’allargamento della carreggiata. In tal modo invece, con la quarta corsia, si è creata una soluzione efficace e non invasiva.
Che cos’è la quarta corsia dinamica in autostrada
La quarta corsia dinamica è, per l’appunto, una corsia di emergenza per auto e mezzi pesanti. La sua particolarità sta nel fatto che si apre o chiude a seconda delle condizioni di traffico.
Questo è possibile grazie ai sistemi di telerilevamento e analisi installati lungo la strada. Utilizzando i vari sensori, monitorano continuamente il flusso del traffico. Le condizioni per le quali la quarta corsia potrebbe essere aperta o chiusa sono state determinate grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale e allo sviluppo di particolari sensori.
La piattaforma tecnologica creata e gestita da Movyon ha un ruolo molto importante in questo processo. Essa funziona tramite algoritmi di analisi e previsione del flusso delle auto, basati sulle analisi condotte dai sensori di rilevamento. Il sistema segnala in tempo reale ai guidatori le variazioni dell’utilizzo delle corsie e anche i limiti di velocità.
Tale soluzione faciliterà il deflusso del traffico, soprattutto nel tratto in cui si uniscono le autostrade. Infine, come ultimo vantaggio, secondo Autostrade per l’Italia, questo sistema non solo cambia in meglio le condizioni di guida, evitando situazioni di disagio e possibili incidenti stradali, ma ha anche un effetto positivo sull’ambiente.
Si stima, infatti, che ogni qualvolta la quarta corsia venga attivata in un tratto 10 chilometri, si avrà un risparmio di circa 1,5 tonnellate di anidride carbonica.