Euro digitale, prepariamoci perché l’era del contante sta per finire

Negli ultimi tempi, la digitalizzazione ha influenzato profondamente le nostre abitudini quotidiane, portando con sé una serie di innovazioni. Una delle più recenti e discusse è l'introduzione dell'Euro digitale.

Euro digitale, prepariamoci perché l'era del contante sta per finire

Negli ultimi tempi, la digitalizzazione ha influenzato profondamente le nostre abitudini quotidiane, portando con sé una serie di innovazioni. Una delle più recenti e discusse è l’introduzione dell’Euro digitale. Questa nuova forma di valuta è stata progettata per rispondere alle esigenze di un mondo sempre più connesso al futuro.

Euro digitale: la valuta funzionerà anche senza internet

L’Euro digitale non è una criptovaluta come il Bitcoin, ma una valuta digitale centralizzata, emessa e gestita dalle banche centrali europee. Il suo obiettivo principale è facilitare i pagamenti attraverso piattaforme digitali e promuovere l’inclusione finanziaria per tutti i cittadini dell’area euro. A differenza delle carte di credito o debito, che necessitano di una connessione internet per funzionare, l’Euro digitale può operare anche offline, garantendo un livello di privacy simile al denaro contante.

La Cina, già dal 2020, ha adottato una moneta digitale, e anche altri paesi come la Giamaica, i Caraibi Orientali e le Bahamas hanno seguito un percorso simile. L’Europa, pur essendo sempre attenta ai diritti dei suoi cittadini, ha iniziato a muoversi in questa direzione solo recentemente. Il 28 giugno 2023 ha segnato un passo importante in questa direzione, con l’approvazione della Commissione europea.

Valdis Dombrovskis, vice presidente della Commissione europea, ha descritto l’Euro digitale come un portafoglio digitale sul proprio telefono, paragonabile a possedere monete e banconote fisiche. Questa valuta, pur essendo parallela a quella cartacea, non necessita di connessione internet per funzionare.

Nonostante le potenzialità, sono emerse anche preoccupazioni riguardo alla privacy. Alcuni istituti bancari hanno espresso dubbi sulla sicurezza dei dati degli utenti. Tuttavia, Dombrovskis ha rassicurato che i dati personali saranno completamente protetti e che né le banche né la BCE potranno accedere ai dettagli personali degli utenti. Inoltre, per evitare una corsa agli sportelli e garantire la stabilità finanziaria, si prevede un limite di 3000 euro digitali per singolo utente. La legge finale necessiterà dell’approvazione dei 27 Stati Membri e, se approvata, entrerà in vigore nel 2027.

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