WhatsApp file risoluzione originale

WhatsApp deve scontare la sua grande popolarità nel mondo del web, con tutte le conseguenze del caso. Da anni la piattaforma di messaggistica istantanea è nel mirino di hacker e malintenzionati della rete che spesso utilizzano strumenti come i gruppi o le catene di messaggi per mettere in atto i loro tentativi di raggiro a danno degli utenti.

 

WhatsApp, i finti codici sconto su catene e gruppi

In questa prima parte dell’anno, una nuova fake news sta imperversando tra il pubblico. Complice l’emergenza costi quotidiani e l’inflazione, gli hacker stanno promovendo su WhatsApp finti buoni coupon per l’acquisto di beni alimentari, abbigliamento o anche strumentazioni hi-tech. In linea di massima, il valore di questi coupon (ovviamente fasulli) si attesta intorno ai 100 euro. 

I coupon che vengono condivisi per mezzo di gruppi e di catene sono ovviamente frutto degli hacker. Per riscattare i codici sconto, infatti, gli utenti vengono indirizzati su un link. Una volta cliccato sul link, sempre gli utenti sono invitati a compilare un form prima del riscatto del coupon.

Il form rappresenta il punto nevralgico di questa truffa. Con questo trucchetto, infatti, i malintenzionati della rete riescono ad entrare in possesso dei dati sensibili delle vittime. A loro volta le informazioni, che comprendono dati anagrafici, oltre che recapiti telefonici e indirizzo del proprio domicilio, saranno utilizzati dai cybercriminali per la creazione di profili fake o per furti d’identità. 

Tutti coloro che ricevono tal genere di messaggi sono chiamati a segnalare ai tecnici della chat al primo minimo sospetto.

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