Nostradamus: se la pioggia non si paleserà prepariamoci ad una grave siccità

Qualche anno fa nessuno avrebbe mai pensato di sperare nell’arrivo della pioggia, anzi. Soprattutto nelle giornate di mare in cui il sole è l’unico ad essere il benvenuto e il caldo fa da capo alla stagione estiva. Tuttavia l’esagerazione può trasformarsi in un disastro. Come si suol dire “Il troppo stroppia”, ed ecco che l’eccessiva afa è andata a sfociare nel fenomeno della siccità. Ma d’altronde Nostradamus lo diceva già nel 1555.

Nostradamus: il profeta l’ha sempre saputo

Nel 1555 Nostradamus scrisse un libro denominato “Le Profezie” e nel quale scriveva dell’arrivo di un susseguirsi di disastri tra cui appunto la siccità: “Per quarant’anni l’arcobaleno non sarà visto/Per 40 anni sarà visto ogni giorno/La terra secca diventerà più arida/E ci saranno grandi inondazioni quando sarà visto”.

Tradotto in altre parole, negli anni si paleseranno siccità e inondazioni di proporzioni biblicamente punitive. E così è stato: l’Italia, attualmente parlando, è già nel bel mezzo di un preoccupante deficit idrico con il fiume Po ai minimi storici e l’acqua che risulta a tratti salata per via della risalita del mare verso la foce. “Il Tevere non è più biondo ma è diventato calvo”, dicono i romani – a causa dell’assenza di acqua che da sempre ha caratterizzato i maggiori laghi laziali. L’Emilia Romagna non è in una situazione migliore, difatti ha da pochissimo dichiarato lo stato d’emergenza.

Nostradamus diceva: “Dopo una grande angoscia per l’umanità se ne prepara una ancora più grande. Gli uomini vedranno l’acqua salire e la terra cadere sotto di essa.” e ancora: “Riesci a vedere il fuoco dal cielo, una lunga scintilla che brucia? Nel cielo puoi vedere il fuoco e una lunga scia di scintille“.

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