I dati che Netflix ha presentato negli ultimi giorni segnano uno scenario non certo positivo per la tv streaming. In seguito ad una perenne crescita negli ultimi 10 anni, la piattaforma streaming segna ora il segno meno. Nelle ultime settimane, oltre 200mila iscritti hanno abbandonato il servizio.

 

Netflix, la risposta al calo degli abbonati con le pubblicità

A caratterizzare la perdita di questa nutrita porzione di clienti è senza dubbio la decisione di Netflix di abbandonare l’operatività in Russia, come risposta al conflitto contro l’Ucraina. Tuttavia, anche altri fattori incidono su questa dinamica.

Il numero inferiore degli abbonati in casa Netflix, infatti, non è da attribuire solo all’uscita dal territorio russo, ma anche da una disaffezione dei clienti in Occidente. A caratterizzare tale disaffezione ci sono in prima linea gli aumenti di prezzo degli ultimi mesi. L’aumentare dei costi per gli abbonati, unito a contenuti spesso non apprezzati a pieno, sta spingendo gran parte del potenziale pubblico di Netflix verso altre piattaforme. 

La possibile risposta di Netflix a questa prima crisi della sua storia è già pronta, anche se potrebbe non piacere al pubblico. Dato per certo il mancato dietrofront sulla questione dei costi, Netflix sta pensando di massimizzare le sue entrate con una novità sin qui sempre esclusa: la presenza delle pubblicità sulla piattaforma.

Le pubblicità sarebbero necessarie per dar vita a ticket più economici con gli annunci commerciali a bilanciare le minori entrate da abbonamento. Questa soluzione rappresenta una mediazione tra il desiderio di offrire costi da ribasso e la necessità di generare profitti.

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