Iliad: pubblicità fibra ingannevole, formalizzata dall'IAP la richiesta di modifica

Iliad in quest’ultimo periodo sta vivendo alcuni problemi, nonostante si sarebbe dovuto trattare di mesi di festa. Il colosso infatti ha lanciato la sua fibra ottica ottenendo ottimi risultati fin da subito, ma ci sono state varie critiche da parte del Codacons.

Lo spot pubblicitario è stato tacciato di essere ingannevole, ma ora ci sarebbero nuovi risvolti. La pubblicità è stata infatti bloccata lo scorso 22 febbraio, ma ora sarebbero arrivate le motivazioni da parte del Giurì che ha formalizzato ufficialmente le richieste di modifica. È stato precisato che le condizioni economiche dettate da Iliad in merito all’offerta non sono state ritenute ingannevoli. Bisognerà quindi modificare solo alcune specifiche tecniche dell’offerta visto che, secondo l’ente, alcune informazioni potrebbero essere poco chiare per i consumatori.

 

Iliad: la volontà è quella di curare la comunicazione seguendo le linee guida imposte

Iliad ha riferito di voler in ogni modo curare la propria comunicazione seguendo le indicazioni dettate “in modo completo e quanto più semplice e chiaro possibile, per non complicarne ulteriormente la comprensione”.

Non hanno tardato ad arrivare le dichiarazioni da parte di Iliad in merito alla comunicazione da parte del Giurì:

Sono state pubblicate le motivazioni IAP relative al dispositivo che ha recentemente avuta ampia diffusione, assolvendo pienamente iliad rispetto alle condizioni economiche dell’offerta fibra e avanzando la richiesta di chiarire alcune caratteristiche tecniche della stessa, in quanto potrebbero risultare di non immediata comprensione per gli utenti. La comunicazione iliad è orientata a fornire le info tecniche in modo completo e semplice, proprio al fine di non complicarne ulteriormente la comprensione. Inoltre, la scelta dell’operatore di comunicare sempre in modo chiaro, lo posiziona in modo molto più trasparente rispetto a competitor che dimostrano ancora una volta di agire con la sola volontà di screditarne l’azione”.

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