smartphone rumore ambientale

Il monitoraggio degli ambienti acustici richiede un notevole impegno. Mettere insieme un gran numero di analisi campionate su tutto il territorio nazionale è un compito difficile e costoso.

L’uso degli smartphone è stato proposto come metodo conveniente per monitorare questi livelli. Nell’ultimo decennio sono state avviate diverse iniziative volte a sensibilizzare e coinvolgere gli utenti, nel tentativo di far comprendere le possibilità che questa app ha da offrire, oltre ad essere un monito per responsabilizzare i cittadini a collaborare con gli scienziati.

Un app per monitorare l’inquinamento acustico

L’esperimento è stato proposto per la prima volta a Bergamo, una delle province più colpite dalla prima ondata di COVID-19 in Italia. In collaborazione con BergamoScienza festival della Scienza, l’esperimento è stato presentato a una dozzina di scuole.

Il feedback ottenuto dalle prime misurazioni è stato utile per mettere a punto i protocolli
prima del lancio nazionale, avvenuto il 19 ottobre con una diretta all’interno del
programma del National Geographics Science Festival di Roma e sui canali social dell’Unità Comunicazione e Pubbliche Relazioni del Cnr.

I dati sono stati raccolti dal 19 ottobre fino al 15 novembre, in questo periodo sono stati fatti diversi rilasci sociali per coinvolgere più persone a partecipare. Circa un mese dopo la fine dell’esperimento, è stata organizzata una trasmissione in diretta per condividere con i partecipanti alcuni risultati preliminari.

Le istruzioni, le informazioni aggiuntive e materiali didattici per insegnanti e studenti sono stati distribuiti attraverso un sito web dedicato, a cui è stato messo a disposizione un modulo Google doveinviare i dati raccolti.

Ecco come sono stati raccolti i campioni

L’esecuzione dell’esperimento richiedeva uno smartphone, carta, penna e l’installazione di OpenNoise app e si articolava in tre fasi:

Fase 1 (preparazione e sensibilizzazione): familiarizzare con l’app e
prendere coscienza del sottofondo acustico nelle case dei partecipanti;

Fase 2 (colloquialmente denominata “misurazione del rumore”): valutare soggettivamente il livello di comfort acustico e prestazionale misurando il livello di rumore interno da una finestra aperta.

Fase 3 (facoltativa, colloquialmente denominata “misurazione del silenzio“): in questa fase bisognava eseguire una misurazione al chiuso;

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