L’esercito americano sta conducendo alcuni test sull’IA (Intelligenza Artificiale), il cloud computing e i sensori. L’obiettivo è riuscire a prevedere gli eventi futuri con l’aiuto di queste tecnologie.
Il sistema, chiamato Global Information Dominance Experiments (GIDE), è stato testato tre volte secondo il generale Glen VanHerck, comandante del Northern Command degli Stati Uniti e del North American Aerospace Defense Command. Queste due organizzazioni fanno parte di undici comandi combattenti unificati del Dipartimento della Difesa, che includono anche vari comandi per aree geografiche o per lo spazio.
“Le minacce che affrontiamo e il ritmo dei cambiamenti geostrategici continuano ad avanzare in modo allarmante. Siamo entrati in un’era di nuova e rinnovata competizione strategica. Questa volta ci troviamo di fronte a due concorrenti, entrambi dotati di armi nucleari, che si scontrano quotidianamente contro di noi”, spiega il generale VanHerck.
Software militari incredibilmente potenti, IA: nuove tecnologie per prevedere gli eventi futuri
“Stiamo provando nuovi sensori da tutto il mondo, non solo quelli militari. Sfruttiamo l’intelligenza artificiale e utilizziamo l’apprendimento automatico per dare un’occhiata e valutare, ad esempio, si può prevedere il numero medio di auto in un parcheggio.
Il generale VanHerck intende prevedere gli eventi futuri grazie ad una raccolta di dati che avviene in pochi secondi solo grazie agli strumenti più attuali. L’obiettivo è anche estendere questi progetti militari in più campi. Non si può parlare banalmente di “tecnologia futura“, ma di ciò che i militari credono possa diventare un asso nella manica in futuro. Questo perché c’è poca tecnologia innovativa al momento.
“Oggi ci ritroviamo in un ambiente reattivo perché siamo in ritardo con i dati e le informazioni. E così troppo spesso finiamo per reagire a una mossa dei concorrenti. E in questo caso, l’IA in realtà ci consente di creare deterrenza, stabilità avendo consapevolezza prima di ciò che stanno effettivamente facendo.