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I Bitcoin sono una criptovaluta alquanto strana che, come tutte le crypto, viene privilegiata in quei Paesi dove non solo avere un conto corrente è un privilegio o un problema, ma ad operare trasferimenti in denaro dall’estero sono i giovani. Ecco perché l’Africa sta bagnando il naso a tutti gli altri continenti. Infatti la Nigeria è seconda solo agli Stati Uniti in quanto a trading di Bitcoin. Ecco tutti i dettagli e i volumi di scambio che sono da capogiro.

 

La Nigeria è al secondo posto per trading di Bitcoin

Tutti ricorderanno la recente vicenda di Nayib Bukele che ha spinto El Salvador a legalizzare Bitcoin come moneta digitale ufficiale del Paese. In Nigeria non siamo già arrivati a questi livelli anzi, il Governo sembra essere molto contrario. Tuttavia la sua posizione nella classifica dei Paesi che operano trading online con questo asset si trova al secondo posto.

Sono i dati a parlare chiaro. In dollari, la quantità di Bitcoin ricevuta dagli utenti in Nigeria a maggio 2021 è stata di 2,4 miliardi. In pratica è seconda solo agli Stati Uniti d’America.

Come per El Salvador, anche l’economia della Nigeria si appoggia molto alle rimesse che arrivano dall’estero. Inoltre la sua popolazione, avendo un’età media molto giovane, è più avvezza e propensa all’utilizzo di Bitcoin per diverse ragioni.

Prima fra tutte la tassazione. Bitcoin, come per le altre criptovalute, non subisce regole di Stati ed economiche. Non dimentichiamoci la repressione del governo. L’ultima in Nigeria è avvenuta solo l’anno scorso. Infine, da ultimo, ma non meno importante, il tasso di cambio. Basti pensare che la naira nigeriana è crollata del 30% rispetto al dollaro negli ultimi cinque anni.

Insomma, una serie di situazioni hanno portato i nigeriani a scegliere Bitcoin spostando all’incirca il 50% in più di criptovalute rispetto ai primi cinque mesi dello scorso anno. Vedremo cosa succederà visto che il governo, alquanto repressivo, non è molto felice di questo, avendo già obbligato le banche a chiudere i conti di chi gestisce anche criptovalute.

FONTEAdnkronos
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