Per la seconda estate consecutiva, ci ritroveremo a dover gestire le vacanze e il tempo libero in base alle norme anti contagio da Covid-19. Non sarà semplice, e anche mettere in piedi un piano strutturato si sta rivelando complesso per lo stesso Governo – alle prese in questi giorni con la definizione delle ripartenze per le strutture ricettive turistiche.

Non si dovrà certo sottovalutare l’impatto del virus, come invece è accaduto lo scorso anno per la temporanea mitigazione del potere virale e della pericolosità della malattia causata dal SARS-CoV-2. Ma quest’anno dalla nostra ci sono anche i vaccini, che via via saranno somministrati alla maggior parte della popolazione.

Nel frattempo, in Paesi Bassi e Spagna sono già stati effettuati degli eventi e concerti di prova per testare come avvenga l’infezione da Covid negli spazi chiusi con molta gente. Al contempo, a Torino una nuova tecnologia anti assembramenti aiuterà a tenere sotto controllo gli spazi di pertinenza sanitaria.

Torino, la nuova tecnologia anti assembramenti dà speranze per l’estate

Il centro medico e diagnostico CeMeDi di Torino, con la collaborazione di Amazon Web Services, ha adottato una strategia già sviluppata da Iconsulting per mappare i luoghi fisici e controllare il corretto comportamento delle persone al loro interno.

Si tratta di implementare un sistema di controllo full cloud e data driven, possibile grazie alle riprese realizzate dalle telecamere di sicurezza, che permetta alla struttura sanitaria di individuare subito eventuali irregolarità nel rispetto delle norme anti contagio e intervenire prontamente.

L’algoritmo in questione è capace di gestire ingenti flussi di persone all’interno delle strutture sanitarie, monitorando che non si verifichino assembramenti. Risulta anche in grado di conoscere l’esatto numero di soggetti presenti in ciascuna stanza e corridoio.

Una soluzione sorprendente che Franco Perona, CEO di CeMeDi, ritiene applicabile anche ad altri luoghi pubblici come uffici postali e amministrativi oltre che privati. “Il nostro flusso di accesso” conferma Perona “non è difforme da quello che può essere il flusso di qualsiasi altro ufficio e quindi credo che questa soluzione possa essere utilizzata anche per altre realtà”.

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