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Secondo un nuovo studio pubblicato su medRxiv, non tutti gli effetti collaterali dovuti al vaccini Covid-19 sono casuali. Per alcune persone, svilupparne alcuni come l’ingrossamento dei linfonodi, vuol dire che in precedenza erano stati contagiati dal coronavirus. In generale, anche quelli più blandi come la febbre o i dolori muscolari, potrebbero comparire con più facilità in chi ha già avuto a che fare con il SARS-CoV-2.

Lo studio si è basato sui dati raccolti in tre ospedali nel Regno Unito. Hanno preso in esame 974 operatori sanitari e tra questi 265 erano stati in precedenza infettati dal coronavirus e in alcuni casi avevano proprio vissuto sulla loro pelle i sintomi del Covid-19. Nel proprio organismo avevano già gli anticorpi per combattere il virus.

 

Vaccini Covid-19: gli effetti collaterali

Nel gruppo di operatori che erano stati infettati dal virus prima di ricevere uno dei vaccini Covid-19, il 4% ha sviluppato sintomi come i linfonodi ingrossati. Soltanto l’1% del gruppo di controllo ha sperimentato lo stesso effetto collaterale dopo le dosi somministrate. I dati raddoppiano quando si parla della febbre, rispettivamente 8% contro appena il 2%. Una differenza importante. Per i dolori muscolari si parla del 30% contro il 15% mentre per l‘affaticamento la differenza è meno netta, 29% contro il 20%.

Le parole degli autori dello studio: “Ci sono implicazioni per la salute pubblica per quanto riguarda l’esitazione sui vaccini, che è in qualche modo guidata dalla paura. Questi dati possono supportare l’educazione sugli effetti collaterali associati al vaccino e, attraverso una migliore comprensione, aiutare a combattere l’esitazione del vaccino.”

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