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Presto, Google Maps utilizzerà per impostazione predefinita il percorso con l’impronta di carbonio più bassa e consentirà di confrontare l’impatto di carbonio relativo ai vari percorsi. Già alcuni nostri prodotti, come i termostati Nest, permettono ai clienti di risparmiare miliardi di kWh di energia” ha dichiarato Sundar Pichai, CEO di Google e Alphabet. Ma questa è solo una piccola parte del grande annuncio che ha fatto Google in occasione della Giornata della Terra.

Da sempre impegnato verso le emissioni zero e la sostenibilità, Google ha dichiarato il suo progetto “carbon free“. Un’iniziativa molto interessante che vedrà il colosso americano impegnato ad acquistare energia pulita per alimentare i suoi data center. Ecco tutti i dettagli.

 

Google ha scelto: la direzione è il carbon free

Sembra che Google avesse già scelto da tempo, ma ha deciso di annunciare questo suo progetto in occasione della Giornata della Terra. La direzione è il carbon free, non ci sono dubbi e gli investimenti saranno importanti.

Entro un decennio miriamo a far funzionare ogni data center, regione cloud e campus di Google esclusivamente con energia rinnovabile. Sono orgoglioso di annunciare che adesso cinque dei nostri data center in Danimarca, Finlandia, Iowa, Oklahoma e Oregon operano per il 90% con energia priva di emissioni di carbonio” è stato l’annuncio principale dell’amministratore delegato di Google.

Il progetto di Google vede il 2030 l’anno in cui l’energia utilizzata arriverà solo ed esclusivamente da fonti rinnovabili. Big G ha già investito 4 miliardi di dollari acquistando energia prodotta con emissioni zero. Un impegno che segna i prossimi anni coprendoli fino al 2034.

Infine Google è costantemente impegnato a sensibilizzare gli utenti a fare altrettanto. Ovviamente non in termini di investimento, ma nelle scelte. Abbiamo iniziato l’articolo citando come Maps proporrà di default il percorso più ecosostenibile. Questo è frutto di un programma esposto sempre da Sundar Pichai: “A settembre 2020, ci siamo impegnati a proporre nuovi modi in cui i nostri prodotti possono aiutare 1 miliardo di persone a fare scelte sostenibili“.

Un esempio? Timelapse in Google Earth che permette di vedere come nel corso degli anni l’urbanizzazione e la deforestazione estrema hanno modificato il Pianeta. Scioccante anche i risultati causati dal cambiamento climatico.

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