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Tutti noi a un certo punto abbiamo cambiato e cambieremo smartphone. C’è chi lo fa più spesso e chi meno così c’è chi quello lo vecchio lo tiene e c’è chi no. Samsung, per chi effettivamente non vuole liberarsi del vecchi modello, ha dato vita al programma Upcycle. In sostanza permette di ridare vita al dispositivo come dispositivo per la casa intelligente.

Il programma, attualmente in funzione solo nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Corea del Sud, prevede l’uso dell’applicazione SmartThings. Gli smartphone Galaxy che possono sfruttare questo aggiornamento sono al momento quelli con almeno Android 9 e fanno parte della serie S, Note e Z.

Con l’applicazione in questione Samsung ti permette di farli diventare dei sensori di luce, dei baby monitor, o un hub per la gestione delle luci se si hanno a disposizione quelli intelligenti. L’app cercherà di sfruttare al massimo i sensori del telefono come le fotocamere o il microfono. Quest’ultimo, se capta un suono, fa automatica inviare una notifica per esempio.

 

Samsung Upcycle: ottima idea, ma con qualche problema

Tolto il discorso che questo programma Samsung lo sta tenendo limitato a tre paesi, c’è il discorso smartphone compatibili. Al momento si va indietro di appena tre anni e interessa soltanto i top di gamma. Sono un’esigua fetta di utenti che cambiano i propri top di gamma in così poco tempo, soprattutto se consideriamo che nel programma rientrano pure gli smartphone pieghevoli, la serie Z.

Nel momento in cui Samsung permetterà di sfruttare questo programma anche con i dispositivi della serie Galaxy A, ovviamente con tutti i compromessi del caso, sarà sicuramente qualcosa di utile e di allargare a più paesi.

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