Ultimamente c’è un qualcosa che dal nulla ha iniziato a far parlare di sé molto, un po’ come le criptovalute e i Bitcoin e infatti sono molti simili sotto certi punti di vista. Si tratta degli NFT, dei token digitali chiamati anche token non-fungibili. Sempre facendo riferimento alle valute digitali, dietro tutto questo si è creato un velo di mistero, di esagerazione, di paura, di misticità e tanto altro ancora. Come spiegare cosa sono?
NFT: un nuovo modo di fare soldi?
Gli NFT sono token non fungibili e questo vuol dire che non possono essere scambiati con altro. Sono sostanzialmente risorse uniche che possono essere si copiate, ma l’originale sarà sempre e solo uno. Una sorta di firma digitale, un certificato di proprietà di un qualcosa. Nello specifico attualmente è tutto legato a opere d’arte digitali.
Su Internet tutto può essere copiato, ma con l’NFT si ha la certezza di avere l’origine e per questo possono valere moltissimo. Già ci sono notizie di token venduti per milioni. Per esempio, il fondatore di Twitter ne ha venduto uno 2,5 milioni di dollari. Di cosa si tratta? Di un Twitter del 2006. Come le normali opere d’arte, possono essere copiate, ma per garantirne l’originalità, per gli NFT ci pensano migliaia di computer in giro per il mondo.
La paura attuale è che si tratti di una bolla, ma chi è già dentro tutto questo si sta preoccupando solo di fare soldi comprando e vendono NFT. Sono praticamente come oggetti collezionabili e il valore è determinato da una moltitudine di fattori. Come tutte le cose nuove, il discorso in merito è molto accesso e le critiche sono molte. Riciclaggio di denaro, truffe, un gioco per ricchi, ma in tanto i soldi che ci stanno girando sono centinaia di milioni.