Non è del tutto infrequente che vengano richiamati in fabbrica alcuni modelli di automobili, quando essi presentano difetti ascrivibili a problemi in fase di costruzione nella casa madre.

Il più delle volte, il richiamo delle auto avviene spontaneamente da parte delle aziende, che provvedono a risolvere le criticità e restituire l’auto al proprietario, senza fargli pagare alcun costo di manutenzione o sostituzione dei pezzi (come avvenuto l’anno scorso per alcuni modelli di Toyota e Honda). In casi più eclatanti, pur trattandosi di difetti di fabbrica, le case automobilistiche si sono mostrate sorde rispetto alle segnalazioni dei propri acquirenti, costringendo le associazioni a difesa dei consumatori a intervenire – com’è accaduto con Renault e Ford.

Fortunatamente, non è il caso di Mercedes-Benz e Jeep: pur manifestando alcune criticità riguardanti dei pezzi, le aziende hanno riconosciuto che il problema dipendesse da difetti di fabbrica e hanno disposto il richiamo dei modelli che ora andremo ad elencare.

Mercedes-Benz e Jeep, richiamo di oltre 1 milione di veicoli: ecco perché

Cominciamo da Mercedes-Benz, che si sta rendendo protagonista di un richiamo in fabbrica di grossa entità per effettuare un aggiornamento nel sistema di chiamata elettronica o chiamata di emergenza. Oltre un milione di veicoli sono in fase di rientro presso la casa madre tedesca a partire dallo scorso 16 febbraio per un difetto del modulo Hermes.

La riparazione di questa criticità potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte, soprattutto nei primi minuti di un incidente: normalmente, infatti, in caso di incidente il modulo Hermes si occupa di inviare ai soccorritori la posizione del veicolo e consentire l’arrivo degli stessi nel più breve tempo possibile. D’altra parte si è riscontrato che in moltissimi veicoli, al momento dell’incidente, il modulo Hermes veniva ripristinato, riportando la posizione del veicolo quando è partito, e non la sua esatta localizzazione al momento dell’incidente.

I moduli che presentano questo difetto risultano installati su tutte le Mercedes-Benz costruite da aprile 2016 a gennaio 2021: il rientro presso la fabbrica è fondamentale per ripristinare il ruolo di questo strumento fondamentale.

Nel caso di Jeep, invece, ad essere richiamate sono le Wrangler prodotte tra il 2018 e il 2021 e le Gladiator costruite tra il 2020 e il 2021. In tutto sono quasi 43mila le vetture che potrebbero presentare il problema, che riguarda in questo caso il cambio manuale. Stando a quanto riferito da un portavoce di Jeep, il difetto corrisponderebbe ad un surriscaldamento dello spingidisco intermedio della frizione, che implica la frattura della piastra di pressione e rottura della scatola della trasmissione.

Per evitare l’incendio dei veicoli in questione (com’è già avvenuto a ottobre scorso per una Gladiator assemblata nell’impianto di Toledo), Jeep ha disposto l’immediato richiamo delle unità difettose per porre rimedio al problema.

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